Black Mass e Johnny Depp, dal Lido di Venezia ora nei cinema

La storia vera del gangster irlandese che ha tenuto sotto scacco, fino al 1995, la città di Boston e l’FBI.

Il protagonista è un irriconoscibile Johnny Depp – invecchiato, ingrassato, quasi calvo, lenti a contatto, occhi chiari e gelidi (una delusione per le sue ammiratrici) – nei panni del criminale James Joseph Bulger, detto ‘Whitey’. Il feroce gangster irlandese è stato a capo nella città di Boston, per trent’anni, di ogni affare illecito (droga, armi, riciclaggio, scommesse e omicidi) fino al 1995, quando sparì aggiudicandosi una taglia di 2 milioni di dollari. Nel 2007 era il secondo ricercato negli Stati Uniti dopo Osama bin Laden. Fu catturato soltanto nel 2011 in un appartamento a Santa Monica dove viveva da 15 anni, insieme alla sua compagna. Il film è la storia vera di questo spietato gangster, condannato a 2 ergastoli e 5 anni di carcere, fratello dell’ex presidente del Senato americano, William Bulgher, detto Billy, 

Black_Mass_2_courtesy_of_Warner_Bros.

Whitey’ era una mente del male, quando ebbe l’FBI addosso riuscì a trasformarsi in un suo informatore per servirsene e sgominare le famiglie mafiose italiane che gli facevano concorrenza. Un gangster capace di insegnare al figlio che non è sbagliato commettere del male ma non riuscire a farlo di nascosto.
Il regista Scott Cooper, con un passato da attore, si concentra sulla vita di tre protagonisti: i due fratelli con carriere diverse (nel crimine e nella politica) e il loro amico d’infanzia, un agente dell’FBI, John Connolly.

Dopo tanti film avversati dalla critica, Depp sembra tornato, senza usare il suo noto appeal, a recitare in ruolo impegnativo e lo fa bene
in questo film, per il quale ha accettato un compenso ridotto. Intanto Boston, città perbenista, sembra voler fare, con questo film e Spotlight, i conti con il suo torbido passato.