Umbria: food, wine & oil shopping

L’Umbria è un’occasione per fare un po’ di spesa intelligente di prodotti di qualità e conoscere direttamente alcuni produttori di eccellenze. I nostri suggerimenti.

Vicolo di Passignano
Crostino con la fagiolina

Tra i prodotti da gustare e acquistare, nella zona del Lago Trasimeno,  c’è la ‘fagiolina‘ (denominazione botanica: Vigna Unguiculata), piccolo fagiolo policromatico, dal color crema al nero. La sua polpa è cremosa, saporita con note erbacee e la sua pellicola è inconsistente. Prima della Seconda guerra mondiale era coltivata in quasi tutti gli orti intorno al lago Trasimeno, poi con l’agricoltura intensiva era quasi scomparsa. Ora dagli anni Novanta è tutelata ed è diventata un prodotto pregiato anche per la difficoltà della sua coltivazione manuale. I fagioli devono essere raccolti ogni giorno per un paio di settimane e i tempi di raccolta vanno da luglio ad agosto. Si può cuocere subito senza il preventivo ammollo necessario ad altri legumi. Ottima con olio, aglio e pane bruschettato.

Giovanni Cenci

Per i vini abbiamo fatto visita a Giovanni Cenci, giovane spumeggiante che produce bianchi e rossi. Quest’anno, solo dopo tre anni che imbottiglia, ha ottenuto 2 bicchieri nella Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso 2016 sia per il grechetto Anticello ’14 che per il sangiovese in purezza Piantata ’13. Giovanni ha rintracciato la storia del suo terreno. Era un’antica proprietà dei monaci Olivetani, dove ora c’è il sangiovese c’era la ‘piantata’ (che dà il nome al suo vino), ovvero i gelsi maritati con la vite (quando la vite usava il tronco dei gelsi come sostegno). Il vino è una tradizione nella sua famiglia, lo produceva il bisnonno e per Giovanni, agronomo, è un’autentica passione, vendemmia ancora con la pressa del nonno. La sua resa a quintale è il 60%, bassa ma di qualità. Infatti l’obiettivo di Giovanni è la qualità perché il vino: “deve dare piacere e appagare i sensi”.

Cantina Cenci, sala degustazione

Giovanni produce 3 vini bianchi – Anticello (grechetto), Trebbiano e Pinot grigio – e 3 rossi: Piantata (sangiovese in purezza), Ascheria (merlot in purezza) e Sanbiagio (merlot e sangiovese). La produzione è intorno alle 15.000 – 20.000 bottiglie secondo l’annata. La sua conduzione è biologica e fa parte dell’Associazione Vignaioli Resistenti umbri. Il terreno denota la presenza di scheletro di travertino, con un apporto di calcare che dona sentori minerali al vino.

Vini della cantina Cenci
Frantoio Batta

Giovanni Batta è un produttore di olio extravergine con un frantoio sotto l’abitazione e 3.400 olivi in 11 ettari. La famiglia Batta produce olio dal 1923. Giovanni ha lavorato presso la Camera di Commercio occupandosi dell’Ercole Olivario, importante competizione di oli. Il suo olio ha collezionato premi nei concorsi più importanti.

Frantoio Batta, antichi orci

Da quando è in pensione si dedica unicamente alla produzione del suo olio. Nel 1986 ha rinnovato l’azienda con il supporto dell’Università e del CNR. Tra i suoi prodotti, oltre l’ottimo extravergine di oliva biologico, di cui una parte è certificato DOP, ci sono oli ottenuti con la macinazione delle olive insieme ad altri ingredienti, come quello al limone.

Olio extravergine di oliva DOP da agricoltura biologica Frantoio Batta

Il suo extravergine è un blend di diverse cultivar: Dolce Agogia (tipica della zona), Frantoio, Leccino e Moraiolo. Ha ottenuto le tre foglie in Oli d’Italia del Gambero Rosso 2015 e il punteggio 96/98 nella guida Flos Olei 2016. Un olio potente e allo stesso tempo equilibrato con note balsamiche che persistono. Ottimo per zuppe, legumi e carni.

Giovanni Batta

Il frantoio di Giovanni Batta è vicino Perugia e questa cittadina costituisce un’occasione per una incantevole passeggiata nel suo centro storico.

Perugia

Un ultimo suggerimento è la visita alla Cappella di San Severo, poco distante dalla celebre fontana Maggiore, dove si conserva l’unico affresco di Raffaello in città: Trinità e Santi. Dell’affresco solo il registro superiore sembra attribuibile al pittore urbinate  (1505-08), mentre quello inferiore è da riferire al Perugino che avrebbe portato a termine l’opera nel 1521, dopo la morte di Raffaello (1520). La Madonna con il Bambino, in terracotta policroma, al centro della nicchia, è di un autore sconosciuto del Quattrocento.

Perugia

Tutto questo perché in Umbria il buono si coniuga con il bello.

Foto di Marco De Felicis

https://www.perugiacittamuseo.it/it/cappella-di-san-severo.html#

Cantina Cenci – Azienda Agraria di Giovanni Cenci
Vocabolo Anticello 72 Frazione San Biagio della Valle , Marsciano (Perugia)  TEL +39 380 5198980
https://cantinacenci.com/

Frantoio Batta
Via San Girolamo 127 – 06126 Perugia
Tel +39 075 5724782
https://www.frantoiobatta.it/