Don Chisciotte inaugura la stagione del Teatro dell’Opera di Roma

In prima mondiale il balletto Don Chisciotte – con la coreografia di Laurent Hilaire, ispirata alla versione originale di Mikhail Baryshnikov per l’American Ballet Theatre, da Marius Petipa e Alexander Gorsky, su musica di Ludwig Minkus – inaugura la stagione 2017-18 del Teatro dell’Opera di Roma. Fino al 23 novembre 2017. 

Il Sovrintendente Carlo Fuortes, durante la conferenza stampa, ha dichiarato: “Il balletto Don Chisciotte è il primo spettacolo della nuova stagione del Teatro dell’Opera di Roma, inauguriamo dunque con la danza per la prima volta”.
La Direttrice del Corpo di Ballo Eleonora Abbagnato ha espresso la sua soddisfazione: “sono riuscita a convincerlo (n.d.r. Baryshnikov) a portare la sua versione qui al Teatro Costanzi, con il suo staff fantastico composto da Yuri Vasilkov, Vladimir Radunsky, A.J. Weissbard e Laurent Hilaire, étoile straordinario cresciuto nel segno di Rudolf Nureyev, oggi in veste di coreografo”.

Don Chisciotte, © Yasuko Kageyama / TOR

A due protagonisti della storia mondiale della danza è stato assegnato, quindi,  il compito di inaugurare la stagione al Teatro dell’Opera di Roma: Laurent Hilaire, già étoile e Maître de Ballet associé à la Direction de la Danse dell’Opéra di Parigi e attuale Direttore Artistico del Balletto dello Stanislavsky and Nemirovich-Danchenko Moscow Music Theatre, e Mikhail Baryshnikov, un mito vivente, considerato tra i più grandi ballerini del nostro tempo.
Molti coreografi, da Nureyev a Balanchine, si sono confrontati, con questo classico della danza, balletto in tre atti tratto dal romanzo di Miguel Cervantes. Ormai storica è la versione che Mikhail Baryshnikov ha creato per l’American Ballet Theatre, andata in scena per la prima volta il 28 marzo 1978 al Kennedy Center Opera House di Washington.

Don Chisciotte, i Pirati, © Yasuko Kageyama / TOR

Laurent Hilaire ha dichiarato: “È la prima volta che mi misuro con l’arte della coreografia in qualità di coreografo e per me è un onore farlo su proposta di Mikhail Baryshnikov. Sto affrontando un balletto classico narrativo con i suoi codici, e sento che il mio compito è quello di renderli accessibili, restando nella tradizione e nella storia e allo stesso tempo comprendendo la realtà del presente. Di Baryshnikov, insieme all’azione teatrale, ho mantenuto la struttura. Ho aggiunto poi delle danze, tra cui il Fandango e la Danza delle Gitane. Ciò che mi interessa è soprattutto mantenere in vita l’esprit di Baryshnikov, tanto nell’opera in generale, quanto in alcune variazioni, come quella famosissima che egli creò per se stesso. Baryshnikov si è fidato di me, lasciandomi completa libertà, ed è esattamente con spirito libero che io mi avvicino con rispetto a questa tradizione. Inoltre, essere qui al Teatro dell’Opera con un gruppo di ballerini desiderosi di danzare Don Chisciotte mi riempie di gioia e di entusiasmo”.

Mikhail Baryshnikov, © Yasuko Kageyama / TOR

Baryshnikov ha  immaginato questa nuova produzione quasi come una favola, con scene e costumi firmati dal Maestro Vladimir Radunsky (noto autore e illustratore di libri per ragazzi). Concepisce la scena come un gigantesco libro-giocattolo, un enorme libro pop-up, animato al suo interno dalla presenza di veri ballerini. Si tratta di un balletto narrativo e ludico allo stesso tempo. Don Chisciotte, guidato dalla visione di Dulcinea, si getta nelle sue avventure insieme al fido Sancho Panza. Arriva in un paese dove incontra una donna che crede essere Dulcinea.

Mikhail Baryshnikov, Virginia Raggi e Carlo Fuortes © Yasuko Kageyama / TOR

In un accampamento gitano realizza che quella che ha voluto vedere come la sua Dulcinea in realtà è Kitri, che appartiene a Basilio, ma è stata promessa dal padre a Gamache. All’improvviso si alza il vento e Don Chisciotte attacca il mulino a vento, scambiandolo  per un gigante che minaccia Dulcinea. Fallisce e cade nel sonno durante il quale sogna delle belle fanciulle, tra cui Kitri che simboleggia la sua Dulcinea. Al mattino viene svegliato dal pretendente di Kitri. Don Chisciotte provando compassione per i due innamorati, spinge Gamache nella direzione sbagliata.

Don Chisciotte
Musica di Ludwig Minkus
Balletto in tre atti
dal romanzo di Miguel de Cervantes
Don Chisciotte della Mancia

Direttore David Garforth
Coreografia Laurent Hilaire
Ispirata alla versione originale di Mikhail Baryshnikov per l’American Ballet Theatre da Marius Petipa e Alexander Gorsky
Coreografo collaboratore Yuri Vasilkov
Scene Vladimir Radunsky e A.J. Weissbard
Costumi Vladimir Radunsky
Luci A.J. Weissbard
Assistenti coreografo Patricia Ruanne e Gillian Whittingham

Artisti Ospiti
Iana Salenko
Isaac Hernández
Angelo Greco

Interpreti principali
Kitri Iana Salenko 15 novembre (19.00), 16 novembre (20.00), 17 novembre (20.00) / Rebecca Bianchi 18 novembre (20.00), 19 novembre (16.30), 22 novembre (20.00) / Susanna Salvi 18 novembre (15.00), 21 novembre (20.00), 23 novembre (20.00)
Basilio Isaac Hernández 15 novembre (19.00), 16 novembre (20.00), 17 novembre (20.00) / Angelo Greco 18 novembre (20.00), 19 novembre (16.30), 22 novembre (20.00) / Alessio Rezza 18 novembre (15.00), 21 novembre (20.00), 23 novembre (20.00)
Espada Claudio Cocino 15 novembre (19.00), 16 novembre (20.00), 17 novembre (20.00), 22 novembre (20.00), 23 novembre (20.00) / Michele Satriano 18 novembre (20.00), 19 novembre (16.30) / Giacomo Castellana 18 novembre (15.00), 21 novembre (20.00)
Orchestra, Étoile, Primi Ballerini, Solisti e Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma

Nuovo allestimento
Teatro Costanzi

Prima rappresentazione mercoledì 15 novembre ore 19.00; repliche giovedì 16 novembre ore 20.00; venerdì 17 novembre ore 20.00; sabato 18 novembre ore 15.00 e ore 20.00; domenica 19 novembre ore 16.30; martedì 21 novembre ore 20.00; mercoledì 22 novembre ore 20.00; giovedì 23 novembre ore 20.00.

Sito web: www.operaroma.it