The House with a Clock in Its Walls (Il mistero della Casa del Tempo) #RomaFF13

 

Intelligente, ironica, bella, raffinata, elegante e socialmente impegnata: chi se non Cate Blanchett?! Lei e il suo ultimo film, “Il mistero della Casa del Tempo”, alla Festa del Cinema di Roma. Dal 31 ottobre al cinema.

Owen Vaccaro

Un fantasy diretto dal mago dell’horror Eli Roth, Il mistero della Casa del Tempo, è tratto dal libro omonimo, il primo della serie per ragazzi, di John Bellairs e illustrata da Edward Gorey. Il film è la magica avventura di Lewis Barnavelt (il bravo Owen Vaccaro), un ragazzino di dieci anni rimasto orfano che si trasferisce nella vecchia e inquietante casa dello zio bizzarro Jonathan (Jack Black). 

Owen Vaccaro

Questa strana dimora si rivela presto un mondo misterioso ricco di magie, streghe e stregoni. Lewis scopre che suo zio e la sua migliore amica, Florence Zimmerman (Cate Blanchett, due premi Oscar®: Blue Jasmine e The Aviator, mai strega fu più affascinante), sono in realtà due potenti maghi alla ricerca dell’origine e del significato di un misterioso ticchettio di un orologio nascosto nei muri di casa. Questi stravaganti personaggi diventeranno presto la famiglia di Lewis.

Cate Blanchett, Owen Vaccaro e Jack Black

Il regista voleva che questo film facesse paura e che allo stesso tempo fosse divertente, un film tipo Gremlins. Il risultato è un film horror per ragazzi e famiglie, stile Halloween. Perfetta la scelta della data della sua uscita in sala.
La brillante Cate Blanchett è stata protagonista, nella stessa giornata della prima del film, dell’incontro che si è tenuto venerdì in una affollata Sala Sinopoli. 

Cate Blanchett e Jack Black

Dopo la proiezione di uno spezzone de Il curioso caso di Benjamin Button le è stato chiesto se si ritiene una donna romantica: “Sono una grandissima ammiratrice di questo film e di Brad Pitt. Quando ho letto la sceneggiatura mi ha colpito soprattutto l’ultima scena. Come ha detto Thomas Eliot: ‘Nel mio principio è la mia fine’. Qualcosa che ogni madre prova perché sa che anche il proprio figlio è destinato a morire”.

Owen Vaccaro e il suo amico

Dopo la proiezione di un brano di Carol (2015) di Todd Haynes (storia d’amore tra due donne nell’America degli anni Cinquanta) Antonio Monda ha chiesto all’attrice se esiste una difficoltà per una eterosesuale nell’interpretare una omosessuale. La Blanchett ha rilevato che è strano che quando ha interpretato un elfo non le abbiano chiesto se fosse mai stata immortale, o quando ha interpretato una persona disturbata se mai fosse stata pazza. “Invece dopo Carol stranamente le domande erano tutte sulla mia sessualita. Non penso mai al mio genere ma nei termini di un personaggio, di un essere umano.

Cate Blanchett sul red carpet

Io lotto per la sospensione giudizio su quello che vediamo. Ora con i reality è cambiato il modo di guardare. Per me l’esperienzia di creare un personaggio è una esperienza antropologica. Capire cosa muove le persone. Questo film è stato per me come un parto d’amore. Due donne lesbiche che non lo nascondevano. C’è voluto molto tempo per trovare i produttori, è stato molto faticoso ma per me è stato un incentivo a volerlo fare. Avevo letto il libro al liceo e mi aveva colpito”.

Cate Blanchett, la sera della prima

Poi le è stato chiesto: “avendo una solida preparazione teatrale, quanto questa è stata importante lavorando nel cinema?”. La Blanchett ha raccontato: “Quando ho iniziato a 25 anni a teatro, a Sidney, non pensavo di riuscire a fare cinema. Credo sia utile passare dal teatro al cinema. Il cinema ti stacca dal tuo pubblico. Il cinema mi ha portato a rivalutare il primo piano e il contatto con il pubblico”. In risposta alla domanda ‘se si diverte più a teatro che al cinema’ l’attrice ha detto simpaticamente: “Se mi puntate una pistola dirò il teatro perchè è un rapporto diretto con il pubblico. A teatro ogni sera è diversa”.

Incontro con Cate Blanchett

“Al cinema il film è un oggetto compiuto in sè. In Diario di uno scandalo (2006) ho recitato con Judy Dench. Judy è fantastica, quando fai un film che è tratto da un romanzo non sempre la fedeltà al film giova. Io ero in crisi nel dover aggredire Judy in una scena, benchè lei fosse protetta come una tartaruga ninja. Lo sceneggiatore era lì con noi e noi recitavamo le battute. Vi racconto un aneddoto. A Judy piace lavorare a maglia e ha preparato una fodera per un cuscino del regista con ricamato ‘fanculo fanculo’”. Diretta, simpatica se potesse manderebbe tutti a votare… Tra due settimane, negli Stati Uniti, ci sono le elezioni di midterm per il rinnovo della Camera dei rappresentanti e del Senato.

Sito: https://www.romacinemafest.it/