Adelaide, prima colonia libera dell’Australia

3. Australia. Adelaide dall’impronta british è nata (1836) come la prima colonia di uomini liberi dell’Australia.

Adelaide Arcade

La città di Adelaide, a differenza delle altre città australiane, non è nata come colonia penale inglese ma come come colonia di uomini liberi, cosa di cui i suoi abitanti sono particolarmente orgogliosi. Con il suo mix di grattacieli ed edifici vittoriani, pur conservando il suo accento inglese è una città in cui si respira un’atmosfera multiculturale e rispettosa verso i nativi e gli immigrati. Gli italiani erano il più nutrito gruppo non anglofono. Questo clima è forse retaggio del clima libero e progressista degli anni Settanta (legalizzazione dell’omosessualità, circolazione libera di testi etc.) che attirò in città intellettuali e artisti. Nel 1967 era stato eletto un premier laburista, carismatico e innovativo: Don Dunstan.

Adelaide, State Library of South Australia

La città deve il suo nome alla regina Adelaide, moglie del re inglese Guglielmo IV. È la città più popolosa del South Australia, con i suoi circa 1.300.000 abitanti. Affacciata sull’Oceano Indiano, gode di un clima mite e secco. A poche decine di chilometri c’è Kangaroo Island, un paradiso naturalistico. L’attenzione verso i nativi risulta evidente già dalla bandiera nazionale che sventola accanto a quella degli Aborigeni locali, dichiarata ufficiale solo nel 1995 e disegnata dall’artista aborigeno Harold Thomas: il cerchio giallo al centro (il sole), il nero (la popolazione aborigena) e il rosso (il colore della terra australiana).
Gli Aborigeni che popolavano la zona all’arrivo degli inglesi, centinaia di gruppi differenti con una propria lingua, erano i Kaurna.

Adelaide, centro

Prima di ogni cerimonia pubblica l’ufficiale incaricato recita:

Vorremmo riconoscere che questa terra sulla quale oggi ci incontriamo è la terra tradizionale della gente Kaurna e che rispettiamo la relazione spirituale che questa gente ha con la propria terra. Riconosciamo anche che la gente Kaurna è la custode della regione di Adelaide e che la loro cultura e le loro credenze ereditarie sono ancora importanti per i Kaurna.

Rundle Mall, maiali in bronzo

Per entrare subito in contatto con la cultura dei nativi è utile visitare il National Aboriginal Cultural Istitute, Tandanya (‘il posto del canguro rosso’ in lingua kaurna). Caratteristica della loro arte è la rappresentazione della propria terra, come una mappa (un punto di vista aereo), attraverso punti, cerchi (dot art) e linee. Il South Australian Museum ospita la più grande collezione al mondo di manufatti aborigeni tra cui anche lance da caccia e boomerang.

South Australian Health and Medical Research Institute

Lo stile di vita del popolo Kaurna, una società di cacciatori-raccoglitori che cambiava residenza in base alle condizioni climatiche, è stato distrutto in un paio di decenni dai coloni europei. Il mantenimento in vita dei fuochi era assegnato alle donne anziane e tra le loro pratiche c’era quella degli incendi per pulire la boscaglia e favorire la crescita dell’erba per gli emù e canguri. Questa usanza fu fonte di scontri con i coloni perché i fuochi tendevano a causare danni considerevoli ai terreni agricoli. L’ultima Kaurna superstite sopravvissuta, Amelia Taylor (di nome Ivaritji), morì nel 1929.

Grattacieli ed edifici d’epoca

Tutti i membri di un clan erano imparentati, cosicché il matrimonio tra un uomo e una donna all’interno dello stesso clan era proibito. I clan familiari erano patrilineari e patrilocali: una donna viveva, dopo il matrimonio, sempre con il clan del marito. Le ragazze si sposavano all’età della pubertà, in genere intorno ai 12 anni, mentre agli uomini era consentito il matrimonio solo dopo i 25 anni. Le relazioni sessuali erano piuttosto libere e indipendenti dallo stato civile, l’adulterio era pratica comune poichè ogni cosa o persona apparteneva alla comunità e non al singolo. I Kaurna praticavano la scarificazione del petto ed eseguivano la circoncisione come rito iniziatico.

South Australian Museum, Aboriginal Cultures Gallery, ingresso

Nell’Aboriginal Cultures Gallery, del South Australian Museum, sono esposti molti manufatti aborigeni di pregio. Tra questi i boomerang e alcune borse usate per il trasporto di cibo realizzate con la fibra di una piccola pianta chiamata ka-lo, della famiglia dei piselli.

South Australian Museum, Aboriginal Cultures Gallery, boomerang

Nel 1983 gli anziani Warlpiri decisero di dipingere le porte della scuola di Yuendumu (a 250 km a nordovest di Alice Springs) decidendo così di svelare il Tjukurrpa (Dreaming) al mondo. Delle trenta porte dipinte nove sono in questo museo. Un documento storico-culturale unico, che presenta ancora i segni della sua collocazione nel cortile della scuola.

South Australian Museum, Aboriginal Cultures Gallery, borse

Sulle figure dipinte da Buranday, la prima a sinistra presenta al centro Banumbu, il guardiano della Stella del Mattino. I lunghi oggetti totemici ai lati, che rappresentano la Stella del Mattino, sono quelli usati nelle cerimonie funebri. Le farfalle raccolgono miele per Banumbu. A destra la figlia di Yingarna, lo spirito dell’acqua.
Il centro di Adelaide è una scacchiera circondata da un parco. La sua zona culturale è North Terrace, dove si trovano i musei più importanti, la biblioteca pubblica e le due università.

Aboriginal Cultures Gallery, le porte della scuola di Yuendumu

Nelle città australiane si coglie subito l’indice di benessere e civiltà. Due elementi costanti colpiscono immediatamente: una rete di mezzi di trasporto pubblici efficienti e gratuiti nella zona del centro (anche a Melbourne) utili a decongestionare il traffico, e i bagni pubblici sempre puliti a qualsiasi ora del giorno e ovunque (aeroporto, stazioni o presso i distributori di benzina). Del resto il primo pullman ad energia solare al mondo viaggia qui: “Tindo”.
In fatto di gastronomia i migliori prodotti si possono acquistare all’Adelaide Central Market, sia freschi (frutta, verdura, pesce) che formaggi locali e carni affumicate. Presso l’Island Pure sono riuniti i produttori di Kangaroo Island.

South Australian Museum, Aboriginal Cultures Gallery

Adelaide è una delle città più gourmet di Australia. In questa terra è facile trovare ottime cucine di tutto il mondo – ristoranti messicani, giapponesi, asiatici etc. – per poter fare il giro del mondo a tavola, un’autentica miscela culturale. Ad Adelaide è possibile gustare sapori autoctoni, una cucina etnica, etica e nazionale grazie a Jock Zonfrillo (italo-scozzese, papà di origini napoletane, pluripremiato per il suo ristorante Orana) che è impegnato nella salvaguardia della tradizione gastronomica aborigena. Zonfrillo ha visitato moltissime comunità di nativi per conoscere i loro ingredienti e scoprire almeno ventimila elementi australiani vegetali e animali commestibili. Lavora per lui una raccoglitrice a tempo pieno e nel suo menù è possibile trovare: formiche verdi, dalle incredibili proprietà nutritive, carne di canguro etc.

“Press* food and wine”, steak frites béarnaise sauce

Anche i dintorni della città risultano interessanti. A circa 30 minuti di tram dal centro, nella vicina Glenelg, è possibile nuotare con i delfini, fare immersioni, praticare snorkeling o pescare. A poco più di mezz’ora (70 km a nord della città) ci sono i vigneti più importanti di Australia, circa 60 aziende vinicole che offrono degustazioni e alcune anche il pranzo con bucolica vista sui vigneti. Barossa Valley è la regione vinicola più famosa di Australia, con importanti Chardonnay, Riesling e anche rossi come Syrah e Pinot Nero, spesso vinificati con botti prodotte in zona.

https://vimeo.com/30523407

INFORMAZIONI

Trasporti
Free City Connector Bus (city loop)
adelaidemetro.com.au/freecitybus

Dove Dormire
The Playford Adelaide – MGallery by Sofitel
Indirizzo: 120 North Terrace 5000
Telefono: +61882138888
Sito: https://www.accorhotels.com/it/hotel-8789-the-playford-adelaide-mgallery-by-sofitel/index.shtml

Dove mangiare
Orana
1/285 Rundle St.
Telefono: (08) 8232 3444
Sito: https://restaurantorana.com/

Press* food and wine
Indirizzo: 40 Waymouth Street, Adelaide
Telefono: +61 8 8211 8048
Sito: https://pressfoodandwine.com.au/
Consigliata la prenotazione per mangiare al tavolo invece che al bancone

Da vedere
Tandanya, National Aboriginal Cultural Institute
Sito: https://www.tandanya.com.au/

South Australian Museum
Sito: https://www.samuseum.sa.gov.au/
Aboriginal Cultures Gallery:
https://www.samuseum.sa.gov.au/explore/museum-galleries/australian-aboriginal-cultures
Orari: 10-17 – Ingresso gratuito

Da visitare
Barossa Valley
Sito: https://www.barossa.com/

Testo consigliato:
Bill Bryson, In un paese bruciato dal sole L’Australia, Tea

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