73. Mostra del Cinema di Venezia. ‘Brimstone’, violenza senza limiti

Brimstone è un western horror sui peggiori eccessi umani: fanatismo religioso, depravazione, incesto, sadismo, violenza psicologica e fisica. Un lungometraggio che mette a dura prova lo spettatore.

Sala Grande: Martin Koolhoven, Dakota Fanning, Emilia Jones, by Antonella Cecconi

 

Film sicuramente originale che si colloca tra western e horror, i cui i 148 minuti di proiezione mettono a dura prova il pubblico con una sequenza di interminabili violenze. Forse una durata canonica avrebbe limitato la sofferenza e reso più accettabile il lavoro di Martin Koolhoven. Il punto non è tanto la violenza psichica e fisica del film, che risulta indispensabile mettere in scena in molte pellicole, ma la sua ostentazione, l’esigenza di stupire e disgustare lo spettatore sottoponendolo a tutto il peggio di cui l’umanità può essere capace: fanatismo, persecuzioni, violenza fisica, psichica, stupri, prevaricazioni di ogni genere, sadismo e incesto. Una discesa nell’inferno senza limiti, che altro aggiungere?!

Brimstone, Guy Pearce (Asac – la Biennale di Venezia)

Una eroica madre muta Liz (interpretata da Dakota Fanning da adulta e da Emilia Jones da adolescente) è perseguitata per decenni e ogni dove da un fanatico e folle predicatore (Guy Pearce), capace di ogni forma di violenza. Il film, che non segue un percorso lineare cronologico, è suddiviso in quattro capitoli: Apocalisse, Esodo, Genesi e Castigo. Solo alla fine la storia risulterà chiara in tutti i suoi aspetti atroci. Ma anche nel finale il regista si fa prendere la mano e prolunga una inutile sofferenza senza un valido e logico motivo.

Brimstone, una scena del film con Dakota Fanning (Asac – la Biennale di Venezia)

Il film rischia il ridicolo, malgrado il suo clima horror e noir, per l’escalation di violenza, sadismo e brutalità ricercate e reiterate a tutti i costi. Nell’esibizione, quasi cinica, degli istinti più bassi e del sangue risulta sin troppo facile impressionare. Buona la performance del cast che risulta sprecato e che non riesce a ‘salvare’ il film.

Sito Mostra del Cinema di Venezia: https://www.labiennale.org/it/cinema