72. Mostra d’arte cinematografica di Venezia. ‘Marguerite’, una moglie stonata

Marguerite di Xavier Giannoli ha vinto il premio P. Nazareno Taddei. Proiettato in pochi cinema, è una leggiadra commedia francese che strappa parecchi sorrisi.

All’inizio il film sembra solo divertire e divergere dal filone realista della Mostra di quest’anno. In realtà dietro la storia di una nobildonna, che si ostina a cantare benché stonata, si cela la triste realtà di una moglie tradita che, non riuscendo ad essere primadonna per il marito, tenta di esserlo sul palcoscenico. In due ore il regista traghetta gli spettatori dalla commedia alla tragedia. Il film rientra in qualche modo nel trend documentaristico della mostra veneziana poiché la protagonista è un personaggio realmente esistito, Florence Foster Jenkins. Le registrazioni delle sue cantate sono rintracciabili su YouTube e non lasciano scampo alla poveretta che era straordinariamente stonata. La sua interpretazione della Regina della notte di Mozart, che si trova in internet, è da brividi, e non certo per la sua bravura.

Questo fa di Marguerite (interpretata magistralmente da Catherine Frot) un personaggio tra il surreale e il sublime, di una purezza e grandezza poetica. Così l’attrice ha commentato: “La cosa più difficile è stonare in modo convincente: trovare la bellezza nell’errore. Hanno ragione Kyril e Lucien quando dicono, all’inizio del film, mentre lasciano il concerto privato di Marguerite, ‘Canta in modo divinamente stonato, sublimemente stonato, follemente stonato.’”
Giannoli che parla del cinema come un’opera d’arte wagneriana è un amante dell’opera e riesce ad avere uno sguardo sensibile e discreto. La sua non è una biografia ma una ricostruzione della storia di Florence nella Parigi degli anni Venti.

Proprio in un cabaret parigino, di avanguardisti anarchici, si esibisce Marguerite, con esiti disastrosi.

Le sue esibizioni erano sostenute e caldeggiate da una cricca borghese opportunista di aspiranti poeti e intellettuali che la blandivano per interesse. Tra questi una donna barbuta e un tenore decaduto e decadente, ben interpretato da Michel Fau. Il bravo Xavier Giannoli si misurerà con la biografia che Stephen Frears sta girando con Meryl Streep nella parte di Florence Foster Jenkins.