Donatella Cinelli Colombini, la ‘Lady del vino’, riceve il premio Minerva.

Donatella Cinelli Colombini, vignaiola di Montalcino e Trequanda, ha ricevuto, presso la Sala Protomoteca del Campidoglio, il premio Minerva “Anna Maria Mammoliti”,  il riconoscimento italiano dedicato alle donne sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica.

Il premio (XXVI edizione) è stato voluto da Anna Maria Mammoliti, fondatrice del Mensile Minerva e Club delle Donne un’associazione che mira alla valorizzazione della qualità del lavoro femminile nei diversi campi del sapere. Il Premio Minerva – una spilla in oro e pietre preziose disegnata appositamente da Renato Guttuso – è assegnato ogni anno (dal 1983) a donne che si sono distinte in vari campi del sapere e che rappresentano modelli femminili per capacità professionali e valori etici di cui sono portatrici.  L’elenco delle vincitrici è di alto profilo, solo per citarne alcune: Simone Veil, Nilde Iotti, Margherita Hack o Wanda Rutkiewic (prima donna a scalare l’Everest).
Le cantine di Donatella sono le prime in Italia con un organico interamente rosa, quasi una bandiera per le pari opportunità nel mondo del vino. Vignaiola di Montalcino (Casato Prime Donne) e Trequanda (Fattoria del Colle), ma soprattutto donna di cultura, ha fatto politica e continua a portare avanti con tenacia i propri valori meritando a pieno titolo di far parte di questa squadra di donne esemplari.

Fattoria del Colle di Donatella Cinelli Colombini

“Le cantine delle Donne del vino – ha detto Donatella – somigliano a orchestre Jazz mentre quelle degli uomini a orchestre sinfoniche. Per questo le aziende in rosa, che sono circa il 30% in Italia, hanno retto meglio alla crisi perché sono più flessibili e con potere più decentrato e collettivo. Le donne hanno spesso una laurea in tasca e una buona capacità nel marketing e nella comunicazione, qualità particolarmente importanti nelle imprese che arrivano sul mercato con il proprio marchio. La sfida attuale è quella di valorizzarle di più”.

Donatella Cinelli Colombini

Abbiamo incontrato Donatella nella sua Fattoria del Colle per parlare con lei dei suoi progetti, come quello delle ‘Quote Rosé. Le donne come dirigenti d’azienda gestiscono il 30% delle cantine italiane. Nei consorzi non si arriva al 10%. Le donne che hanno un ruolo più alto sono soltanto il 21%. Secondo Donatella almeno un terzo deve essere a rappresentanza femminile. La sua proposta è stata valutata positivamente anche a Bruxelles. Il problema della mancanza di candidature femminili, secondo Donatella, può essere affrontato con dei corsi, anche di un solo giorno, in cui vengano illustrate la tempistica e le voci di bilancio, cosa serve e cosa regola un consorzio e l’apporto (marketing e comunicazione) con cui le donne possono contribuire alla vita dei consorzi. Il vino però ha migliaia di anni e la sedimentazione del potere maschile, in questo campo, è più radicata che in altri.

Cancello, Fattoria del Colle

La Fattoria del Colle è un’espressione della tenacia e della cultura di Donatella. Collocata nell’area di produzione del Chianti e della Doc Orcia, ha una estensione di 336 ettari di cui 17 di vigneto e 6 di oliveto. Tra i suoi vitigni l’antico toscano Foglia Tonda, riscoperto e valorizzato da Donatella dopo un abbandono di circa un secolo. Si producono Chianti Superiore Docg, Cenerentola e Leone Rosso entrambi Doc Orcia. La Fattoria, luogo incantevole, è il risultato del buon gusto e rispetto storico-artistico di Donatella.

L’antica cucina, Fattoria del Colle

La cantina è ricavata nel sotterraneo della villa cinquecentesca, dove ancora sono visibili i resti di un eremo medievale (Sant’Egidio di Querciola) che i documenti riportano essere stato usato nel 1400 anche da San Bernardino (predicatore francescano morto all’Aquila).

Reperti della tenuta

La temperatura e il riferimento sacrale hanno indotto Donatella a conservare, nel prezioso caveau, le bottiglie antiquarie di Brunello di Montalcino, della sua seconda tenuta.

Collezioni di bottiglie antiquarie di Brunello

Il ristorante ‘Donatella’ si avvale di materie prime di qualità come le verdure dell’orto della fattoria, le carni di bue chianino e maiale cinta senese e i preziosi tartufi bianchi delle Crete Senesi. Molti prodotti che arricchiscono il menù sono presidi Slow food, quasi tutti sono a km 0, un connubio di genuinità e tradizione.

Ristorante Osteria di Donatella, Fattoria del Colle

https://www.cinellicolombini.it/it/

Tutte le foto (tranne la premiazione) sono di Marco De Felicis