Danneggiata opera di Gaetano Pesce. Grave atto vandalico al MAXXI di Roma

Chi odia così tanto l’arte, la cultura e le donne?

Nella notte tra venerdì 19 e sabato 20 settembre alcune individui hanno vandalizzato e danneggiato l’opera di Gaetano Pesce, allestita nella piazza del MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo. Il Maxxi è un punto di riferimento culturale per la città di Roma, è un laboratorio di sperimentazione artistica, organizza innumerevoli mostre ed eventi internazionali (danza, moda, cinema, arte, musica, grafica etc.).

Gaetano Pesce

Il Maxxi è uno “snodo interattivo”, polo della diversità dei linguaggi iconici di una società sempre più multietnica e multiculturale, in cui è fondamentale la coesistenza delle differenze.

La sua vocazione all’apertura è anche nei suoi spazi accoglienti, non solo per i visitatori ma anche per i cittadini o i bambini che, ludicamente, entrano in contatto con l’arte. Dal 26 giugno fino al 5 ottobre il Maxxi ospita, tra le diverse mostre, quella di Gaetano Pesce – architetto, designer e artista di livello internazionale – che rappresenta il tema della diversità in sette percorsi tematici e nell’installazione, il Tempo, pensata per il museo.

Nella piazza antistante il Museo, Pesce ha realizzato, dopo 45 anni dalla prima del 1969, una versione gigante della UP 5&6, una gigantesca poltrona, alta sette metri, a forma di donna, che ben rappresenta la condizione femminile: comoda seduta per un mondo maschile, egocentrico e immaturo. All’interno di questa donna universale, Pesce ha riportato alcuni temi della sofferenza femminile nel mondo e un omaggio alla candidata al premio Nobel per la pace, Malala Yousafzai, studentessa-attivista pakistana, vittima di un attentato e promotrice di un appello per l’istruzione dei bambini e delle donne di tutto il mondo.

L’opera di Gaetano Pesce danneggiata

L’aggressività dei vandali si è scagliata proprio all’interno di questa opera (mamma, figlia, sorella o sposa) con diversi colpi sferrati contro le sue pareti. Una cieca violenza si è accanita contro un luogo simbolo di multi-cultura e accoglienza, la piazza del Maxxi; il genere femminile, discriminato, la sua sofferenza e un’opera d’arte, fruibile da tutti gratuitamente
Chi può aver perpetrato tutto questo? Semplicemente e drammaticamente: l’ignoranza e l’arretratezza mentale e culturale, qualcosa che fa tornare alla mente i tetri fantasmi di chi bruciava i libri o perseguitava i ‘diversi’.

I danni all’opera di Gaetano Pesce

Ma una società sana e civile sa porre rimedio facendo appello ai suoi anticorpi: è stato approntato il restauro dell’opera di Pesce. Il Presidente della Fondazione MAXXI, Giovanna Melandri, ha dichiarato: “continueremo a esporre opere d’arte nella piazza e nella lobby, a organizzare gratuitamente talk d’artista, performance, rassegne di cinema, teatro, poesia”.

I danni dell’atto vandalico

Oggi, in questo tempo di crisi, si avverte più che mai la necessità di cultura per tutti, così come, in un periodo in cui si è acuita la violenza contro le donne, si sente il bisogno di un’arte che torni a parlare della situazione femminile. Gaetano Pesce ha detto della sua opera: “Questa seduta, che metaforicamente lega con una catena un corpo femminile a una palla, l’avevo concepita per denunciare la condizione di prigionia a cui la donna è condannata dai pregiudizi maschili”. Difendiamo il MAXXI, anche con la nostra presenza.

INFORMAZIONI
MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo