La Biennale di Venezia 2021 – Danza, Musica e Teatro in laguna tra luglio e settembre

 

INDICE: La Biennale di Venezia 2021 – Biennale Danza – Biennale Musica – Biennale Teatro – Gli-spazi

La Biennale di Venezia 2021

Alla Biennale di Venezia in arrivo presenze stellari: Mikhail Baryshnikov nell’inatteso tandem con Jan Fabre in prima mondiale, Kornél Mundruczó, regista di teatro e di cinema dalle immagini dirompenti (il suo ultimo film Pieces of a Woman è stato candidato agli Oscar), Kae Tempest performer di spoken word che infiammano le giovani generazioni. Ma anche David Lang, pluripremiato compositore (che ha scritto le musiche per Youth di Sorrentino). La star letteraria Édouard Louis per la prima volta in scena con un suo testo diretto da Thomas Ostermaier. Presenti i Leoni d’oro Germaine Acogny, Kaija Saariaho e Krzysztof Warlikowski. E ancora, Elina Duni, tra le voci più intense della scena musicale europea. Arvo Pärt, che ha raggiunto un pubblico vario con la sua musica ammaliatrice. L’artista Olivier de Sagazan che con una sola performance ha avuto oltre 6 milioni di visualizzazioni su Youtube. Il collettivo (La)Horde con Rone, campione della scena elettronica.

ritratto di Mikhail Baryshnikov e Jan Fabre ©Phil Griffin

Tra luglio e settembre la Biennale di Venezia diventa palcoscenico internazionale delle arti dal vivo con i programmi di Wayne McGregor, Lucia Ronchetti, Stefano Ricci e Gianni Forte (ricci/forte). Direttori per la Danza, la Musica, il Teatro per il quadriennio 2021 / 2023.
I Festival di Danza Musica Teatro porteranno a Venezia oltre 600 artisti tra compagnie di danza e teatro, cori, ensemble vocali, orchestre e la comunità del College. Tutti impegnati in oltre 100 appuntamenti.

Venezia sarà anche officina del fare per quei giovani che si affacciano al mondo dell’arte e dello spettacolo grazie ai programmi di Biennale College, parte integrante dei Festival. Sono oltre 1000 le domande di partecipazione pervenute quest’anno ai bandi di Biennale College Danza Musica e Teatro, da oltre 70 Paesi del mondo.

Biennale Danza

Leone d’argento danza – ritratto di Oona Doherty / ©Luca Truffarelli

Saranno 10 giorni con coreografi e compagnie da tutto il mondo, installazioni sperimentali, i giovani artisti di Biennale College, opere filmate sulla e con la danza, collaborazioni con la Biennale Architettura, conversazioni con gli artisti e commissioni di nuova danza.

Intitolato First Sense, il 15. Festival Internazionale di Danza Contemporanea si svolgerà a Venezia dal 23 luglio all’1 agosto.

Pam Tanowitz Dance, foto dello spettacolo New Work for Goldberg Variation / ©Erin Baiano

“Approdati al 2021 dopo un anno di pandemia, distanziamento sociale e restrizioni fisiche forzate, riprendiamo prepotentemente coscienza della centralità del tatto nella nostra vita. Il tatto ha infatti acquisito nuove risonanze nella nostra società, in senso ampio e a livello più personale – è questo infatti il senso, generalmente dato per scontato, che più di ogni altro è stato chiamato in causa e compromesso… Oggi desideriamo disperatamente riconnetterci con il mondo attraverso il corpo e siamo impazienti di fare ritorno alla nostra piena esistenza in carne e ossa. La danza, la principale forma d’arte di First Touch, è pronta ad accompagnare questa spettacolare ripresa e il programma della Biennale Danza 2021 vuole celebrare la diversità e il dinamismo di tanti artisti straordinari che esprimono le loro verità attraverso il meraviglioso strumento della forma umana” (W. McGregor).

Bereishit Dance Company, foto dello spettacolo Balance & Imbalance / ©Christopher Duggan

Artisti di una scena dal vivo senza confini, sotto il segno del multiculturalismo. Sul palcoscenico: Xie Xin e Yin Fang dalla Cina e il franco-algerino Hervé Koubi con la vocalist ebreo-egiziana Natacha Atlas. Ma anche Soon-ho Park dalla Corea del Sud, Marco D’Agostin dall’Italia; la statunitense Pam Tanowitz con la pianista Simone Dinnerstein, Olivier de Sagazan da Brazaville, la basca Iratxe Ansa con l’italiano Igor Bacovich, il collettivo artistico (La)Horde insieme al producer Rone, Oona Doherty dall’Irlanda del Nord e Germaine Acogny dal Senegal. A loro si aggiungono: Mikhail Baryshnikov e Jan Fabre, Wilkie Branson, Random International e la compagnia Wayne McGregor, artisti che firmano tre opere installative sperimentali visibili lungo tutto l’arco del Festival in collaborazione con la 17. Mostra Internazionale di Architettura.

(La)Horde & Rone / Ballet National De Marseille, foto dello spettacolo Room with a view / ©Jerome Lobato

Biennale Musica

Leone d’argento musica – ritratto dei Neue Vocalsolisten / © Manu Theobald

Il Festival della Biennale Musica si svolge in diversi luoghi storici di Venezia e tende a mettere in risalto la tradizione musicale veneziana collegandola alla attualità compositiva contemporanea. Si intitola Choruses – Drammaturgie vocali il 65. Festival Internazionale di Musica Contemporanea, che si svolgerà dal 17 al 26 settembre sotto la direzione della compositrice Lucia Ronchetti. Al centro dell’attenzione “il trattamento compositivo della voce, a partire dai lavori corali monumentali delle ultime decadi fino alle esplorazioni drammaturgiche della produzione vocale più recente” (L. Ronchetti).

Giovanni Bietti / ©Sebastián Delgado

Compositori di differenti generazioni presenteranno fra i più rappresentativi lavori vocali e corali a cappella degli ultimi cinquant’anni e nuove opere comissionate. Kaija Sariaho (con una prima assoluta, una europea e due italiane), Hans Abrahmsen, George Lewis (prima assoluta commissionata dalla Biennale), David Lang, Luca Francesconi; Sivan Eldar (prima assoluta), Sergej Newski (prima assoluta), Samir Odeh-Tamimi (prima italiana), Francesco Filidei (prima assoluta). Insieme a loro vocalists e performers di differenti tradizioni musicali per quattro concerti per voce sola “contribuiranno a fornire una visione più vasta della vocalità contemporanea”: Jennifer Walshe, Elina Duni, Joy Frempong, Zuli.

Joy Frempong / ©Floriana Eby

Una composizione site specific commissionata dalla Biennale a Christina Kubisch, pioniera della sound art tedesca, troverà spazio nell’acustica perfetta della Cappella Marciana della Basilica di San Marco: è Il viaggio della voce per voci registrate. Sempre commissionata dalla Biennale l’opera processionale intitolata Moving still – processional crossings. Ideata dalla compositrice di formazione internazionale Marta Gentilucci in collaborazione con quattro poetesse contemporanee autrici dei testi inediti – Elisa Biagini, Irène Gayraud, Shara McCallum e Evie Shockley.

Coro della Cappella Marciana

Il 65. Festival presenta importanti ensemble corali veneziani – il Coro della Cappella Marciana e del Teatro La Fenice di Venezia – accanto ad alcuni tra i più rappresentativi ensemble corali e vocali europei: Theatre of Voices di Copenhagen, SWR Vokalensemble e Neue Vocalsolisten di Stoccarda, gli ensemble vocali Sequenza 9.3 e Accentus di Parigi, con la partecipazione dell’Orchestra del Teatro La Fenice e del Parco della Musica Contemporanea Ensemble.

Biennale Teatro

Marta Gentilucci

“Pensiamo a colori e vedremo il mondo diverso” scrivono Stefano Ricci e Gianni Forte (ricci/forte) presentando la prima parte della loro tetralogia, il 49. Festival Internazionale del Teatro che sarà in scena dal 2 all’11 luglio e intitolato Blue. “Partiremo proprio dal blue e dalle sue infinite variazioni per tracciare il filo dei nostri giorni, illuminare le scosse di un’umanità che sente il bisogno di inventare – senza cedere alla congiura della nostalgia e farsi travolgere dalla spirale del rimpianto – nuove forme di vita, una Rinascenza universale sotto ogni profilo”. “Perché si parte dal blue? Perché la malinconia l’isolamento e la morte ci hanno arrestati: il silenzio dei Teatri vuoti potrebbe dipingersi con l’azzurro di un freddo che avvolge tutte le maestranze e gli artisti dello spettacolo ormai a casa da mesi…

Lenz Fondazione, foto dello spettacolo Altro stato / ©Maria Federica Maestri

“Un crossing views dove gli spettacoli italiani e stranieri del Festival sconfineranno oltre le linee di demarcazione, presentandoci opere d’interferenza con una eterogeneità di linguaggi, tecniche, codici e mezzi espressivi in dialogo con le urgenze del presente. Non un solo teatro ma molti teatri possibili. Plurali come l’universo perché il pensiero libero non conosce né dogane né frontiere”.

Adrienn Hod, foto dello spettacolo Sunday / ©Daniel Domolky

Questi i protagonisti: Krzysztof Warlikowski, Kornél Mundruczó con il Proton Theatre, Roberto Latini, Kae Tempest, Thomas Ostermeier e Edouard Louis, Danio Manfredini, Francesco Pititto e Maria Federica Maestri di Lenz Fondazione, Agrupación Señor Serrano, Filippo Andreatta e il suo Office for Human Theatre, Adrienn Hód, Paolo Costantini (vincitore del bando Biennale College Registi 2020-21), che saranno in scena a Venezia per il 49. Festival.

Roberto Cicutto, Presidente della Biennale di Venezia / ©Andrea Avezzù

Gli spazi

I Festival di Danza, Musica, Teatro coinvolgeranno tutta la città di Venezia. Dagli spazi storici dell’Arsenale (Teatro alle Tese, Tese dei Soppalchi, Sale d’Armi, Teatro Piccolo Arsenale) a Ca’ Giustinian. Ma anche la Basilica di San Marco con la Cappella Marciana, il Teatro La Fenice e il Malibran; dall’Auditorium Lo Squero della Fondazione G. Cini al Conservatorio B. Marcello fino al Teatro del Parco Bissuola a Mestre.

Informazioni

Le informazioni sulle attività 2021 dei Settori Danza Musica e Teatro sono disponibili sul sito della Biennale di Venezia