A Umbria Jazz Winter una giovane emergente: Margherita Carbonell al contrabbasso

 

Berklee Umbria Jazz Clinics 2019 Award Group. Tra questi giovani promettenti Margherita Carbonell al contrabbasso con classe. UJW #27

Orvieto, 28 dicembre 2019. Nella giornata di apertura del Festival ha suonato, al Palazzo del Popolo, la band dei ragazzi emergenti che hanno dimostrato la loro qualità e bravura nelle Clinics (seminari) tenuti, in occasione dell’edizione estiva di Umbria Jazz, dal Berklee College of Music di Boston. I musicisti della band di quest’anno in concerto sono: Ciccio Leo (piano), Antonio Macchia (tromba), Marco Falcon Medrano (batteria), Tommaso Profeta (sax alto), Giusepe Cistola (chitarra) e Margherita Carbonell (contrabbasso).

Da sinistra: Ciccio Leo, Margherita Carbonell, Tommaso Profeta, Marco Falcon Medrano e Antonio Macchia

La famosa scuola di musica americana, Berklee College of Music di Boston, collabora da 34 anni con l’Umbria Jazz Festival e la band viene selezionata dall’animatore del progetto e musicista, Giovanni Tommaso. Questi seminari si svolgono durante l’arco di due settimane in occasione di Umbria Jazz a Perugia. Il corpo docenti viene dal predetto Berklee College e i ragazzi-studenti, se i primi anni venivano solo dall’Italia, poi sono arrivati anche dall’Europa e da tutto il mondo. Durante i seminari si svolge anche il Festival, così quello che imparano durante il giorno poi la sera, ai concerti, gli è utile per apprezzare meglio le esibizioni dei grandi musicisti.

Margherita Carbonell, Tommaso Profeta e Antonio Macchia

La band si è esibita in brani noti del jazz, come I mean you di Thelonious Monk, riscuotendo l’entusiasmo e gli applausi del pubblico. Tutti molto bravi e promettenti ma in particolare un membro della band mi ha colpito. Non solo perchè era l’unica donna – fin qui nulla di originale: una donna è spesso la cantante in un gruppo jazz – ma non cantava e suonava molto bene il contrabbasso, uno strumento ingombrante e fisicamente impegnativo, nonostante il suo peso sia solo una decina di chilogrammi. Una scelta audace in un ambito musicale prevalentemente maschile. Quello che mi ha colpito, oltre la sua bravura unita alla sua giovane età, è stato il suo modo di suonare il contrabbasso.

Berklee Umbria Jazz Clinics 2019 Award Group in concerto

Margherita Carbonell sembra animare, dare vita al contrabbasso, suona con una passione e intensità non comuni. Lei e il contrabbasso viaggiano all’unisono, danzano e suonano insieme. Ho voluto conoscerla meglio e, gentilmente, ha risposto, dopo un concerto molto applaudito, ad alcune domande. Margherita si è presentata così: “Sono nata a Monza ma mio padre è spagnolo, di Barcellona, questo spiega il mio cognome. Ho 24 anni e suono da cinque anni e mezzo”.
D. “Quale è stato il tuo percorso musicale, il jazz come ti ha contagiato?”.
Margherita: “Ho iniziato a suonare il basso elettrico, suonavo musica punk. Un giorno sono andata a sentire un concerto di musica classica e mi sono appassionata al contrabbasso. In realtà prima che al jazz mi sono approcciata allo strumento e uno dei generi in cui viene più suonato è il jazz.

Margherita Carbonell e Tommaso Profeta

Ora amo il jazz ed è quello che suono, ma amo soprattutto il contrabbasso. Ho studiato all’Accademia del suono a Milano con il maestro Riccardo Fioravanti per quattro anni. Nel frattempo ho studiato sei anni al conservatorio musica classica e ora sono iscritta alla Civica di Milano. Sono arrivata al quinto anno di conservatorio, che mi è stato molto utile come base, ma poi ho deciso di lasciare per continuare con il jazz”.
D. “Quante ore, mediamente, ti eserciti al giorno?”.
Margherita: “Dalle due alle otto ore al giorno. Dipende dai concerti. Qui sono arrivata partecipando alle Clinics a Perugia e sono stata scelta insieme agli altri musicisti di questo gruppo. Ci siamo ritrovati ieri, qui a Orvieto”.

Margherita Carbonell e Marco Falcon Medrano

D. “Suonare il contrabbasso fa assumere al corpo una posizione asimmetrica, cosa fai per compensare?”
Margherita: “Io faccio yoga ma ci sono vari sport per correggersi, per esempio nuoto, altrimenti il rischio è di incurvarsi.
D. “Ti sei mai sentita trattata diversamente come musicista donna?”.
Margherita: “In realtà è diverso se lo vuoi tu. Io mi sono sempre posta come musicista. Una volta sono andata in una jam e mi hanno chiesto di staccare un blues in “fa”, l’ho suonato in una tonalità distante. Sbagliavo tutte le note apposta e vedevo se mi correggeva, invece mi diceva ‘guarda come sei brava!’. Mi faceva un po’ ridere che un sassofonista mi graziasse perchè ero donna. Ogni tanto succede”.

Berklee Umbria Jazz Clinics 2019 Award Group in concerto

D. “Quali sono i tuoi progetti futuri e sogni?”
Margherita: “Il mio sogno è quello di lavorare con la musica, con il jazz, in particolare suonando il contrabbasso. Suono con dodici, quindici gruppi in giro, tre o quattro sono quelli con cui suono più spesso. Suono anche il piano e canto in un coro di lirica. Vorrei infine riuscire a dire qualcosa di mio, anche piccolissimo, ma qualcosa di nuovo, diverso dagli altri”.

INFORMAZIONI

Umbria Jazz Winter
Sito: Umbria Jazz Winter #27
Sede: Orvieto
Date: dal 28 dicembre 2019 al 1.1.2020