Meleta, Maremma de luxe

Farmhouse Meleta, dalle mele agli ulivi fino all’olio e al vino, ma soprattutto ospitalità raffinata

Roccatederighi

La Maremma è un territorio prezioso con incantevoli borghi, tesori d’arte, prodotti eccellenti e tanta natura. Un paesaggio rurale antropomorfizzato dove l’uomo non ha tolto ma ha aggiunto arte, nella migliore e colta tradizione toscana. Dopo aver esplorato la bassa Maremma e aver visitato le “cantine di autore” come Donna Olimpia 1898, Petra, Le Mortelle e Rocca di Frassinello ho esplorato la zona più interna. All’altezza di Talamone (per chi viene da Roma) si prosegue, attraversando campi e vigneti, in direzione Grosseto, Braccagni e infine Roccatederighi (la medievale rocca Nossina).

Meleta

Una zona centrale, in Toscana, per visitare tante mete turistiche attrattive. A trenta minuti la costa (Follonica e la spiaggia di Cala Violina), a pochi chilometri c’è Vetulonia, che sorge sul’antica acropoli etrusca (da visitare, al riguardo, la via dei Sepolcri e il Museo archelogico Isidoro Falchi di Vetulonia), a circa venti minuti l’abbazia di San Galgano, a dieci minuti l’incantevole borgo di Montemassi dominato dal famoso castello raffigurato nel Palazzo Pubblico di Siena, a poco più di venti minuti il borgo di Massa Marittima, a un’ora Siena, e a un’ora e mezza Firenze, mentre la capitale dista soltanto un paio di ore.

Panorama con opera d’arte contemporanea

Il borgo-castello di Roccatederighi, frazione del comune di Roccastrada (Grosseto), sembra sorgere dalle rocce. Circondato dalle colline metallifere, a poco più di 500 m, consente alla vista di spaziare sulla piana grossetana fino alla costa toscana, dalle Apuane all’Argentario e, nei giorni migliori, fino alla Corsica. Sei circondato da boschi, vigneti e campi e sembra di toccare il mare. L’azienda Meleta è l’ideale per rigenerarsi nella natura, vivere in sintonia con essa senza rinunciare al comfort, all’estetica, all’eleganza e a un trattamento esclusivo e privacy garantita.

Camera da letto

Meleta è una tenuta situata appena fuori dal pittoresco borgo medievale di Roccatederighi. Da Meleta gli enoturisti possono visitare Bolgheri, Montalcino, Montepulciano o la vicina Valdonica, produttrice di un superpremiato Ciliegiolo. La tenuta si trova su una collina panoramica circondata da 80 ettari di vigneti, uliveti e boschi. All’interno solo tre ville, dotate dei migliori comfort e di arredamenti contemporanei che combinano la funzionalità con ambienti accoglienti e suggestivi. Nella tenuta diverse sculture e opere d’arte la rendono unica, come gli “uomini ombra” di Gil Topaz (sculture in cemento dipinto).

Camera da letto, esterno

Casa Archi (150 mq di superficie su due piani, tre camere matrimoniali e tre bagni) e Casa Vecchia (100 mq su due piani, due camere matrimoniali e due bagni) condividono l’ampia e spettacolare piscina. Questi due casali, con più camere da letto, sono destinati a famiglie o a gruppi di più persone. La mia preferita è Casa Cinghiale (100 mq su due piani con due camere matrimoniali e due bagni), indipendente e con piscina esclusiva, adatta per una coppia fino a quattro persone. Tutte le ville sono cinte da splendidi vigneti e uliveti.

Sculture di Gil Topaz

Oltre le piscine a sfioro è a disposizione degli ospiti anche un campo da tennis e un bosco dove fare lunghe passeggiate. Inoltre tutte le ville sono dotate di barbecue e comodamente attrezzate per una vita e pasti all’aria aperto. C’è la possibilità di organizzare anche escursioni in mountain bike, lezioni di equitazione, yoga e golf.

Piscina in pietra

In ultimo è disponibile anche una camera matrimoniale, sviluppata in lunghezza e dallo spazio più limitato, il cui fascino è la terrazza da cui ammirare un panorama spettacolare circondati da sculture. Nella buona stagione fare colazione all’aperto a Meleta è un ricostituente dell’anima. Tranquillità, pace, natura, eleganza, bellezza, arte e panorami sono gli ingredienti di un sofisticato soggiorno.

Piscina a sfioro panoramica

Dietro l’esperienza Meleta c’è una una storia che parte da lontano. Il nome deriva dagli alberi di mele di cui era ricca la zona, alberi da frutta che Caspar Suter, attuale proprietario dedito in passato alla finanza, ha intenzione di reimpiantare. Il papà di Caspar aveva acquistato una casa e un terreno abbandonato di 80 ettari e nel giro di poco tempo li trasformò in un’azienda modello. Sia il papà (Peter Max Suter) che il nonno di Caspar erano imprenditori nel mondo delle auto.

Casa Archi

Fu la matrigna di Caspar a scegliere il luogo dove comprare una casa, in cui però mancava acqua, elettricità e altri comfort. Ma già nel 1976 Max Suter, dopo aver sistemato la casa, acquistava altri terreni per impiantarvi dei vitigni (Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Chardonnay). Da questi iniziò una produzione di qualità: Rosso della Rocca e Massaio, con l’obiettivo di realizzare super tuscany in Maremma.

Piscina sotto Casa Archi

Il bisnonno di Caspar era un imprenditore di successo, vendeva auto Citroen. All’avvento del nazismo lasciò la Germania, sposò una francese e si trasferì in Svizzera. Tale era la sua avversione per il nazismo, e per la guerra, da dichiarare: “In queste mura non ci sarà mai una macchina degli invasori”, auto giapponesi e tedesche rimasero fuori del suo autosalone e continuò a lavorare solo con auto francesi e italiane.
Il papà di Caspar si occupò della traduzione del Gambero Rosso in tedesco e fu il primo a introdurre nella zona barrique di legno francese. Il suo Merlot e il Rosso della Rocca ottennero due bicchieri del Gambero Rosso.

Piscina di Casa Cinghiale

Ma non si accontentò solo dei vini e si dedicò anche all’allevamento dei piccioni (razze americane che producevano una super carne rossa) e pecore. Iniziò con dieci voliere diventate presto centinaia. Caspar: “Riusciva a garantire una produzione di 10.000 piccioni al mese, ognuno aveva un peso dai 450 ai 600 grammi. Venivano nutriti con il mais del Sudamerica (plata) che era il migliore del mondo e conchiglie per il calcio e sali minerali”. Dopo la sua morte prematura tutto ciò che aveva avviato e i suoi progetti arrivarono al capolinea.

Vigneto

La parte bassa dell’azienda, sotto strada, fu venduta a Elisabetta Foradori, produttrice di vini naturali in Nord Italia. La zona più alta con le case (40 ettari) sono rimaste alla famiglia di Caspar, il quale, ritenendo la tenuta “untouchable”, ha evitato, anche ricomprando parti dagli altri eredi, che la tenuta fosse frammentata o venduta ad altri. Attualmente l’azienda ha una superficie di 85 ettari, con 40 di prezioso bosco che ne garantisce la biodiversità e 35 di terreno coltivato.

Gil Topaz, Resurrezione, 38 sculture ispirate alla “Resurrezione della carne” di Luca Signorelli

Volendo dare impulso all’azienda Caspar ha fatto analizzare il terreno, ha iniziato nel 2014 la ristrutturazione dei casali, coadiuvato dall’architetto Giulio Basili, e a ripulire i terreni. Con la trachite (roccia magmatica) estratta, in parte importata anche dal Veneto, sono stati realizzati i muri e le piscine, dal meraviglioso colore verde smeraldo. L’azienda è dotata di cisterne di acqua piovana e pozzi, 40.000 litri nel giardino di Casa Archi e nella casa dove vive il proprietario 15.000 litri. Caspar, che dotato l’azienda di una stazione meteo, ha previsto una installazione termo-solare per l’acqua calda e il fotovoltaico.

Alberi di ulivo

Caspar, dal 2016/2017 è abitualmente a Meleta, prova piacere ad accogliere i suoi ospiti fornendo indicazioni sui dintorni, le attività e suggerimenti su cosa e dove comprare o dove mangiare. In tal modo fa rete con l’economia del territorio.
Ha inziato una recente collaborazione con Stefano Casali (Muralia) per avviare una produzione di vino puntando a un ottimo Merlot. Al momento il suo primo raccolto di uve è in acciaio. La prossima estate passerà in legno per un anno e a dicembre 2021 saranno pronte le prime bottiglie. Nel futuro enologico di Caspar c’è una produzione di Pugnitello (Rosso della Rocca) con una resa più bassa, di Chardonnay (Bianco della Rocca) e Viognier.

Meleta, oliveto

Meleta è una farmhouse in quanto è anche una realtà agricola improntata ad un alto standard qualitativo. La sua produzione punta su olio extravergine di oliva, vino e grappa. Caspar ci tiene a sottolineare la sua passione per “i prodotti puliti, onesti, corretti e ben fatti”. Per Caspar, oltre la qualità e la bontà, è importante anche il packaging che è curato nei minimi dettagli per esaltare ancora di più la raffinatezza dei prodotti Meleta.

Olio extravergine di oliva “Puro”

Il suo olio extravergine di oliva dal nome fortemente significativo: PURO, è un multicultivar (Leccino, Frantoio, Leccio del Corno e Maurino) delle diverse tipologie dei 2300 alberi di olivo dell’azienda a Sassofortino. La produzione 2018, primo raccolto, presenta un color giallo oro, sentori di note erbacee eleganti, un retrogusto di note mandorlate e un finale leggermente piccantino. L’olio nuovo, ultima produzione, rivela note floreali più intense, un gusto gradevole e amarognolo di carciofi e cicoria. Il prossimo obiettivo è la certificazione “bio”.

Meleta, panorama

La raccolta delle olive viene fatta con i pettini pneumatici e la molitura viene effettuata in un frantoio vicino in tempi brevi: estrazione in 15 minuti a 18 gradi. Ma l’inarrestabile Caspar ha in progetto la realizzazione di un frantoio sul posto per abbreviare i tempi e avere una produzione a ciclo chiuso con certificazione bio. I trattamenti effettuati sono tutti biologici e organici.
Dopo aver vissuto in Svizzera, America e Inghilterra Caspar è tornato a ciò che più gli piace: lavorare con la natura in un territorio che ama e rispetta profondamente.

Caspar Suter

Ma Roccatederighi non è il solo borgo da visitare. Poco distante, in frazione Roccastrada, non molti sanno che arroccato su una collina si trova il castello che è raffigurato nel famoso affresco nel Palazzo pubblico di Siena, attribuito a Simone Martini. Il castello fu assediato, nel 1328, e conquistato dai senesi comandati da Guidoriccio da Fogliano, diventato un’icona toscana.

Castello Montemassi

Si tratta di Montemassi, un borgo medievale con un silenzio e una pace che rigenerano. Dai resti del castello (possedimento degli Aldobrandeschi), con una torre ottagonale, è possibile contemplare un panorama spettacolare, che arriva fino al mare.

Massa Marittima, duomo

A circa venti minuti da Meleta c’è un borgo bandiera arancione (marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano): Massa Marittima, la cui fortuna, dalla metà del XII al XIV secolo, dipendeva dall’attività mineraria (ferro, pirite, rame, quarzite, argento).
Il borgo è suddiviso in due nuclei, la città vecchia (in basso), sede del potere vescovile e comunale, e la città nuova, sede della nuova imprenditoria. Tra le due è inserita la Fortezza senese.

Battistero

Piazza Garibaldi, fulcro del centro storico, presenta una quinta di edifici monumentali di grande fascino. Sopra una scalinata domina un capolavoro del romanico-gotico toscano: il Duomo. La chiesa dedicata a S. Cerbone è stata realizzata nella seconda metà del XII secolo, su progetto attribuibile a Giovanni Pisano. La facciata domina sulla piazza antistante e sull’architrave del portale un rilievo racconta gli episodi della vita di S. Cerbone. Le tre colonne del timpano poggiano su un uomo barbuto, un grifone e un cavallo.

Massa Marittima

L’interno si presenta a tre navate, con colonne dai capitelli variamente decorati con foglie e animali. Il battistero di Giroldo da Como (1267), realizzato con un unico masso di travertino, è decorato con interessanti rilievi. Nella Cappella della Madonna è collocata la tavola della Madonna delle Grazie, con chiari riferimenti alla Maestà di Duccio di Buoninsegna.

Di fronte alla cattedrale sta il Palazzo Pretorio realizzato, nel Duecento, in travertino. Residenza dei podestà presenta numerosi stemmi di quelli che si sono succeduti dal XV al XVII secolo, oggi è sede del Museo archeologico.
Il Palazzo Comunale è il risultato di un insieme di case-torri trecentesche. Luogo di incontro sono le eleganti Logge del Comune, demolite e poi ricostruite nel 1902.

Roccatederighi, enoteca Le Volte

Nella zona più alta è interessante visitare il chiostro di S. Agostino del 1410, recentemente ricostruito e sormontato da un campanile merlato.
È possibile, con visita guidata, entrare in una vera miniera (tel. 0566902289).

Intorno a Meleta non mancano ghiotte occasioni di gustare una cucina ancora genuina con materie prime locali che vi faranno scoprire i sapori di una volta. Alla Trattoria Il Corso le ricette della tradizione si sposano con la qualità delle materie prime. Un esempio per tutti: le patate fritte espresse, tagliate a coltello, e profumate dalle erbe aromatiche (salvia e rosmarino).

Trattoria Il Corso, patate fritte

Il ristorante La Conchiglia, a Roccatederighi, è particolarmente accogliente, con la sua bella sala luminosa, e il servizio in sala è premuroso. La carta predilige materie prime di stagione e la cucina ha un tocco di raffinatezza che rende eleganti i più saporiti piatti toscani.

Ristorante La Conchiglia, Cappellacci di zucca con salsa tartufata e nocciole

Tra i piatti consigliati: i Cappellacci di zucca con salsa tartufata e nocciole. Nella salsa tartufata il 95% di tartufo scorzone e il 5% di tartufo nero. Nel ripieno la dolcezza della zucca si lascia conquistare dalla soffice ricotta fresca (50% mucca e pecora), il crescendo è diretto dal tartufo mentre il gusto delle nocciole regala al piatto un profumo di inverno e collina. Il gioco dolce/salato si ripropone con il maialino, tenero e stemperato dal letto di cipolle rosse. Un piatto reso croccante dalla crosta di pistacchi.

Ristorante La Conchiglia, Filetto di maialino in crosta di pistacchi con composta di cipolle e prugne

L’Enoteca Le Volte è il posto giusto dove ritrovarsi, bere un buon bicchiere di vino, scelto in un’ampia selezione, da accompagnare a un buon tagliere di formaggi e salumi.

Lungo la costa ci sono interessanti mete come Castiglione della Pescaia. Fate una sosta lungo la strada per visitare un piccolo, ma ricco, museo di arte etrusca e l’area archeologica: Vetulonia.

Sentiero verso cala Martina

Dalla località Puntone (Follonica) è possibile percorrere un sentiero panoramico, disintossicante e rigenerante, all’interno della Riserva naturale di Scarlino. In un bosco ricco di corbezzoli, che costeggia il mare, si raggiunge l’incantevole baia di Cala Violina (una camminata di circa un paio di ore). La sua sabbia bianca, quando viene calpestata o accarezzata dal vento, produce suoni simili a quelli di un violino, da cui il nome. Con il suo mare cristallino, e la sua cornice naturalistica, è una delle spiagge più belle della Toscana. Per fare meno strada a piedi, per raggiungerla in 25 minuti, si può prendere la strada per Castiglione della Pescaia e trovare il sentiero vicino a un semaforo.

Da Puntone, prima di Cala Violina, si incontra Cala Martina. Da questa spiaggia Garibaldi, il 2 settembre 1849, salpò per l’Elba al grido di “Viva l’Italia”.

 

INFORMAZIONI

Dove dormire
Azienda Meleta
Indirizzo: SP8 Località Meleta, 58036 Roccatederighi GR
Telefono: 327 737 1790
Per i prezzi è bene contattare l’azienda, che per periodi prolungati o in bassa stagione applica sconti. Da un minimo di 100 euro per la camera panoramica in bassa stagione (minimo 3 notti) a 1540 euro a settimana in bassa stagione per Casa Cinghiale (da suddividere per 4 persone) fino a 4620 euro a settimana in alta stagione per Casa Archi per sei persone.

Dove mangiare
Da Nada
Indirizzo: Via Trento, 13/15, 58036 Roccatederighi GR
Telefono: 0564 567226
Piatti di cacciagione, cucina tradizionale maremmana e panorama incantevole

La Conchiglia
Indirizzo: Via Roma, 24, 58036 Roccatederighi GR
Telefono: 0564 567430
Cucina toscana interpretata con eleganza e tradotta in leggerezza.

Trattoria Il Corso
Indirizzo: Via Vittorio Emanuele II, 9, 58036 Roccatederighi GR
Telefono: 0564 569459
Cucina onesta, corretta e rispettosa delle materie prime, trattate come da tradizione.

Enoteca Le Volte
Via Roma 39, 58036 Roccatederighi
Telefono: +39 329 782 9885

Cosa comprare
Macelleria – Salumeria Tompetrini
Prodotti tipici della tradizione maremmana
Via Vittorio Emanuele, 24
Roccatederighi (GR)
Telefono: 0564 567475