Non belle ma buone, non cozze ma ‘Moscioli’ di Portonovo

A Portonovo (10 km a sudest di Ancona), davanti al Parco del Conero, si pescano e gustano i ‘moscioli‘ selvaggi, presidio Slow Food. #Marche

Sono bruttine ma non sono cozze, sono ‘moscioli’. Mitili bivalvi (Mytilus gallus provincialis del Mediterraneo) selvaggi che vivono attaccati agli scogli sommersi e si riproducono naturalmente sei-sette volte l’anno (quelli bianco-giallastri sono maschi e quelli rosso-arancione femmine). La zona di pesca del mosciolo è su uno scoglio lungo un chilometro, il “Trave”, fino agli “Scogli delle Due Sorelle” a Sirolo. È un alimento ‘buono’ da un punto di vista organolettico, ‘pulito’ perché la sua raccolta rispetta l’ambiente, ‘giusto’ perché procura un sostegno economico ai pescatori che si dedicano a questa attività.

La sede della Cooperativa Pescatori di Portonovo

In Adriatico ci sono allevamenti di cozze ovunque ma a Portonovo i moscioli sono una risorsa naturale e, diversamente dai prodotti di allevamento, hanno un intenso profumo di mare. Questo tipo di pesca è molto selettivo e non pregiudica l’ambiente. I sub staccano (a una profondità dai 2 m ai 10 m) i moscioli dalla parete rocciosa con il rampone, lasciando quelli troppo giovani. È un’attività stagionale, con un ciclo di circa 80 giornate di pesca l’anno, subordinate alle condizioni marine. La durata di ogni uscita in barca per la pesca è di quattro-cinque ore. Il quantitativo giornaliero raccolto da una barca (con un sub e un marinaio a bordo) è di quattro-sei quintali di moscioli.

Sandro Rocchetti

Il periodo di pesca va da aprile a ottobre. Ma come racconta l’ing. Sandro Rocchetti (della Cooperativa di Pescatori di Portonovo, nata nel 1975): “I moscioli migliori sono quelli di luglio e agosto perché in quei mesi non c’è il movimento delle alghe e l’acqua è limpida tutto il giorno. Una volta li pescavamo anche a Natale. Pescare moscioli è un’attività che tende a estinguersi. Non è un lavoro con orario fisso, si pesca anche nei giorni festivi. Il nostro sub più giovane ha 52 anni. È un lavoro in cui serve passione. La passione per il mare te la trasmette un genitore o un amico. Ma ci deve essere anche un compenso tale da farti alzare la mattina prima dell’alba e affrontare il mare. Attualmente è un lavoro che non rende abbastanza”. In inverno i sub pescano lumache ma non se ne trovano molte.

Moscioli (preparazione del ristorante Il Molo)

La prima pulitura e cernita dei moscioli viene effettuata a bordo, quelli troppo piccoli sono rilasciati in mare dove di nuovo attecchiranno sul fondo. La pesca regolamentata deve essere in grado di mantenere inalterato l’equilibrio tra quantitativo pescato e capacità di riproduzione. La creazione di una area marina protetta nella zona del Conero sarebbe una soluzione ideale per tutelare questo tipo di pesca sostenibile che garantisce all’ecosistema il tempo per rigenerarsi. Al ‘Centro di spedizione molluschi’ i moscioli vengono conservati in celle frigorifere ad una temperatura di 5 gradi centigradi in attesa del lavaggio e insacchettamento che avvengono sotto controllo sanitario. Il marchio (con data e luogo di pesca) e la vendita in sacchetti sigillati garantiscono la filiera dal momento della pesca a quello della vendita.

Il ristorante Il Molo di Portonovo

I pescatori (con quattro barche) del Presidio hanno lavorato sulla filiera del mosciolo selvatico per garantire la provenienza dei molluschi dalle zone di pesca circoscritte e la loro tracciabilità lungo la catena distributiva. Vengono effettuati, per conto della Portonovo Pesca, esami microbiologici con il Centro di Assistenza Ecologica, oltre a quelli effettuati settimanalmente dalle ASL sull’acqua e sugli stessi moscioli.

I moscioli (preparazione di Enrico Giacchetti)

La commercializzazione del mosciolo (vendita al dettaglio: 4 euro al chilo) è limitata soprattutto ad Ancona, Sirolo e Numana. La carne del mitilo contiene abbondanti glucidi, sali minerali, vitamine e lipidi in quantità minime. Inoltre le risultanze di esami sul prodotto hanno accertato una presenza di Omega-3, maggiore rispetto allo standard. Il mosciolo è una sentinella contro l’inquinamento ed è una  garanzia per il consumatore di gustare un prodotto sano. Negli anni Cinquanta-Sessanta la cucina di alcune trattorie, nate a Portonovo, contribuì a far conoscere i moscioli. Ancora oggi è uno dei prodotti tipici offerti dai ristoranti della Riviera del Conero e tra i più apprezzati.

Ristorante da Giacchetti

Lo chef, Simone Baleani, del ristorante Il Molo li ha preparati per noi secondo una ricetta semplice e gustosissima (olio extravergine di oliva, cuore di limone a cubetti, prezzemolo e pepe arlecchino) che lascia inalterati freschezza e sapore di mare. Enrico Giacchetti, giovane chef del Ristorante da Giacchetti (dal 1959) li ha proposti ripieni di carne macinata, un matrimonio ben riuscito tra mare e terra.
Portonovo fu luogo prescelto da eremiti e monaci per la presenza di una fonte d’acqua. Ne è splendida testimonianza la chiesa di Santa Maria di Portonovo (1034) in stile romanico lombardo. Si può visitare la domenica e su richiesta contattando l’Associazione Italia Nostra.

Foto di Marco De Felicis

Ristorante Bar Il Molo di Giacchetti Fabrizio
Baia di Portonovo (Ancona)
Telefono 071.801040
web: ilmolo.it
Email info@ilmolo.it

Ristorante da Giacchetti
Località Portonovo, 171 (Ancona)
Telefono 071 801384 /85
web: https://www.ristorantedagiacchetti.it/
Email: info@ristorantegiacchetti.it

COOPERATIVA PORTONOVOPESCA s.r.l.
Località Portonovo 60020 Ancona
Sede di Portonovo: tel/fax 071/801042
Sede di Numana: tel/fax 071/9331801
E-mail: portonovopesca@alice.it
web: https://www.portonovopesca.com/

Sito Slowfood: www.slowfood.it
Sito sul Conero: www.conero.it