In estate a Capalbio una mostra diffusa su Niki de Saint Phalle

 

Capalbio rende omaggio con la mostra diffusa, “Il luogo dei sogni: Il Giardino dei Tarocchi”, a Niki de Saint Phalle (9 luglio – 3 novembre 2021)

INDICE: La mostra al MoMa di New-York (fino al 6 settembre 2021) – La mostra a Capalbio – Il Giardino dei Tarocchi – Galleria Il Frantoio

Il 9 luglio a Capalbio – sede del famoso Giardino dei Tarocchi, un luogo dell’anima – apre la mostra diffusa sull’artista femminista visionaria Niki de Saint Phalle (1930‒2002). In contemporanea con l’importante mostra che le ha dedicato il MoMa PS1 di New York: Niki de Saint Phalle: Structures for Life (11 marzo- 6 settembre 2021).

La mostra al MoMa di New York (fino al 6 settembre 2021)

A New York sono presenti oltre 200 opere, create dalla metà degli anni Sessanta fino alla morte dell’artista, tra cui sculture, stampe, disegni, gioielli, film e materiali d’archivio. Opere che evidenziano l’impegno dell’artista con le principali questioni sociali e politiche.

Saint Phalle ha affrontato temi che vanno dai diritti delle donne al cambiamento climatico fino alla consapevolezza dell’HIV-AIDS. Spesso è stata all’avanguardia nell’affrontare le questioni sociali e politiche contemporanee. Nel suo libro illustrato, AIDS: You Can’t Catch It Holding Hands (1986, tradotto in sei lingue), scritto in collaborazione con il Dr. Silvio Barandun, si è impegnata per destigmatizzare la malattia.

Niki de Saint Phalle. Tarot Garden, Garavicchio, Italy. © 2021 FONDAZIONE IL GIARDINO DEI TAROCCHI. Photo: Peter Granser

Niki de Saint Phalle, nata in Francia e cresciuta a New York City, nel 1948 (all’età di 18 anni) sposò lo scrittore Harry Matthews. Nel 1952 si trasferirono a Parigi. Poco dopo Saint Phalle fu ricoverata in ospedale per un esaurimento nervoso e iniziò a dedicarsi alla pittura come attività terapeutica. Alla fine degli anni Cinquanta Niki incontrò l’artista Jean Tinguely, suo importante collaboratore, che sposò nel 1971. Era l’unica donna membro del gruppo Nouveau Réalisme con Tinguely, Arman, Christo e Yves Klein. Nel 1994 si trasferì in California, dove ha vissuto fino alla sua morte nel 2002.

Dall’inizio della sua carriera negli anni Cinquanta Saint Phalle ha realizzato lavori che utilizzavano l’assemblaggio e le pratiche collaborative. Nei primi anni Sessanta attirò l’attenzione su di sè prima con i Tiri, dipinti prodotti sparando con una pistola contro rilievi in gesso per liberare sacche di vernice. L’artista attribuiva a tali spari una funzione terapeutica e di vendetta nei confronti soprattutto del padre, accusato dalla stessa di abusi nei suoi confronti. Poi con le Nanas, sculture dai colori vivaci di figure femminili le cui curve sinuose si rintracciano in tutta la sua carriera artistica. Alla fine degli anni Sessanta Saint Phalle iniziò a produrre sculture su larga scala, in progetti architettonici, giardini di sculture, libri, stampe, film, set teatrali, abbigliamento, gioielli e persino un profumo.

Il suo nome è legato soprattutto a due grandi opere: La fontaine Stravinsky (1983) vicino al Centro Pompidou di Parigi e il Giardino dei Tarocchi (fine degli anni ’70 e aperto nel 1998) a Garavicchio nel Comune di Capalbio. Spazi carichi di immaginazione dove sentirsi liberi di vivere un’esperienza ludica e diversa.

La mostra a Capalbio

Tarot Garden, 1991 @Il Giardino dei Tarocchi. Litografia 60.3 x 80 cm

La mostra a Capalbio, curata da Lucia Pesapane, è orientata a mettere in evidenza il rapporto artistico dell’artista con l’Italia. Il progetto racconta l’attualità del messaggio femminista, ambientalista, avanguardista e impegnato che ci ha lasciato in dono Niki. Più di 100 opere, tra sculture, disegni, video, fotografie comprese tra gli anni Sessanta e gli anni Novanta, alcune delle quali inedite e mai presentate al pubblico. La realizzazione della mostra è stata possibile grazie alle testimonianze di amici e collaboratori, che con l’artista hanno dato vita al Giardino dei Tarocchi, e alla generosità dei collezionisti con la collaborazione della Fondazione Il Giardino dei Tarocchi, The Niki Charitable Art Foundation e Fondazione Capalbio.

Tre le sedi dove ammirare questa estate le opere a Niki Saint Phalle.

Il Giardino dei Tarocchi

La Sfinge, 1983. Collezione Privata Poliestere dipinto 29 x 25 x 45 cm

Il Giardino dei Tarocchi (Garavicchio nel Comune di Capalbio) è un luogo della fantasia e dell’anima. Uno splendido parco artistico che è il risultato di una vita intera dedicata da Niki de Saint Phalle all’arte e la dimostrazione che i sogni possono diventare realtà. Anche se si è donna, artista, imprenditrice e unica finanziatrice di una tale opera.”Il Giardino dei Tarocchi era il mio sposo, il mio amore, era tutto per me. Nessun sacrificio era troppo grande per lui”.

Un microcosmo scelto dall’artista per collocare le immagini archetipali più profonde e segrete del nostro inconscio. Il parco è ispirato ai 22 arcani maggiori delle carte dei Tarocchi. Inoltre alcune di queste sculture sono abitabili. Varcate le mura, che separano simbolicamente il mondo reale da quello immaginario, il visitatore vive l’esperienza, quasi onirica, di un viaggio iniziatico. Durante il quale incontrerà draghi e diavoli, regine e profeti, per raggiungere alla fine l’Angelo della Temperanza.

Il progetto di Niki de Saint Phalle a Capalbio, che condivide tutto con i suoi assistenti e amici e valorizza e incoraggia i collaboratori, è collettivo. In realtà protagonista, e fine, è l’Arte. Femminista ante litteram, a partire dagli anni Cinquanta, difese i diritti civili degli afro-americani. Negli anni Novanta criticò fortemente l’Europa, dove era tangibile una ascesa pericolosa del conservatorismo. Si schierò in favore di un’Europa unita e progressista: “Sogno di abitare in uno spazio senza frontiere”. Negli ultimi anni ebbe a cuore soprattutto le questioni ecologiche e il cambiamento climatico. Soprattutto oggi sentiamo le sue idee, le sue opere come urgenti e attuali.

La Lune, particolare, 1997. © Il Giardino dei Tarocchi Litografia, collage, adesivi
brillanti 75 x 56.8 cm

La Presidente di Fondazione Capalbio, Maria Concetta Monaci, ha dichiarato: “Tramite il Giardino dei Tarocchi, per la simbiosi raggiunta con questo estremo lembo di terra, Niki de Saint Phalle racconta e svela un territorio che l’ha accolta e amata. Quando realizzò una mano aperta sulla testa della carta del Mago per nascondere la vista in lontananza della contestata centrale nucleare di Montalto di Castro, dimostrò di condividere i principi degli ambientalisti riconoscendosi nelle loro battaglie”. La Fondazione Capalbio “vuole fornire un forte elemento simbolico, che possa essere riconosciuto dal mondo intero, non solo per il suo meraviglioso litorale e il ricco entrotroterra, ma anche per i suoi importanti contenuti culturali. Il parco di sculture di Niki de Saint Phalle, considerato ormai come una delle maggiori espressioni dell’arte ambientale contemporanea, si inserisce perfettamente nel territorio, che si nutre a sua volta dei messaggi di pace, di speranza, di gioia dell’artista”.

La mostra Il luogo dei sogni: Il Giardino dei Tarocchi di Niki de Saint Phalle si svolge in due luoghi espositivi che si intersecano e si completano a vicenda: Palazzo Collacchioni e la Galleria Il Frantoio.

Palazzo Collacchioni

La Temperanza, 1985. Collezione Privata. Poliestere dipinto 75 x 53 x 23 cm

A Palazzo Collacchioni, nel borgo antico di Capalbio, si ripercorre la storia del Giardino dei Tarocchi. Dalla fine degli anni Settanta ad oggi attraverso foto, video, sculture, maquettes, collages che aiutano a comprendere soprattutto il suo modo di lavorare, oltre che lo spirito che animava l’artista.
Per l’allestimento sono state ideate particolari strutture in legno dalle forme morbide e sinuose, modellate con una macchina laser e dipinte con i colori preferiti dell’artista. Queste ospitano le oltre 100 opere, lungo un percorso con maquettes, foto, disegni e altri oggetti, tra i più rievocativi della sua attività artistica. Altri suoi lavori significativi sono esposti in quadrerie di ampio respiro. Mentre per i gonfiabili e le grandi sculture sono state create installazioni site specific.

Galleria Il Frantoio

Niki de Saint Phalle @The Norman Parkinson Archive / Iconic
Images 2020

Esposti nella Galleria Il Frantoio alcuni lavori storici, tra cui gli assemblages degli anni Sessanta, maquettes in creta cruda preliminari alla realizzazione del Giardino, suo capolavoro finale, e inediti video di archivio.
In questa sede le scelte curatoriali hanno privilegiato l’analisi del linguaggio simbolico dell’artista, in particolare l’interpretazione delle carte dei Tarocchi. Così Saint Phalle spiegava la propria mitologia artistica: “I Tarocchi mi hanno permesso di capire meglio il mondo spirituale e i problemi della vita; ho consapevolezza delle difficoltà che si devono superare per passare alla prova seguente e trovare alla fine del gioco la pace interiore ed il giardino del paradiso”.
Sono inoltre esposte sculture delle carte, accompagnate da litografie, disegni e citazioni.

Niki de Saint Phalle è anche l’autrice di un libro, Mon secret (1994), in cui ha raccontato la storia dello stupro commesso su di lei da suo padre. Un degno e onorevole banchiere che abusò dell’artista all’età di undici anni. Lo racconta con parole semplici “perché il delitto va raccontato, perché il silenzio condona, perché l’orrore è tanto più diffuso quando è in un modo o nell’altro tollerato”.

Informazioni

CAPALBIO (Grosseto)

Periodo: 9 luglio – 3 novembre 2021
Sedi: Palazzo CollacchioniGalleria Il Frantoio
Il Giardino dei Tarocchi