“Piero Della Francesca. La seduzione della prospettiva” al Museo Civico di Sansepolcro

In concomitanza con la presentazione dei restauri della Resurrezione di Piero della Francesca, presso il Museo Civico di Sansepolcro, apre al pubblico la mostra “Piero Della Francesca. La seduzione della prospettiva”. Dal 25 marzo 2018 al 6 gennaio 2019.

Per Mauro Cornioli, Sindaco di Sansepolcro: “E’ un gran privilegio poter rappresentare l’amministrazione comunale di Sansepolcro quando è svelato al mondo, dopo lunghi anni di restauro, il vero colore di Piero della Francesca. E’ inoltre una straordinaria occasione per i visitatori, poter approfondire l’immensa cultura scientifica del nostro più celebre concittadino grazie all’esposizione Piero Della Francesca. La seduzione della prospettiva, organizzata negli ambienti adiacenti agli affreschi”.

Conferenza stampa. Alberto Rossetti (Civita), Gabriele Marconcini (assessore alla Cultura di Sansepolcro), Mauro Cornioli (Sindaco di Sansepolcro), i curatori: Filippo Camerota e Francesco Paolo Di Teodoro, Silvia Cavalchi (Fondazione Filippo Magnani)

Gabriele Marconcini (Assessore alla Cultura Comune di Sansepolcro) ha evidenziato come: “Attraverso un approccio matematico in cui la geometria diventa espressione di significati filosofici, Piero è riuscito dunque a definire le leggi attraverso le quali si realizza il perfetto equilibrio delle forme, quindi a ripristinare un rapporto di ideale armonia tra l’uomo e la natura”.
Il progetto espositivo, incentrato sul De prospectiva pingendi, trattato composto da Piero della Francesca intorno al 1475, ha anche l’obiettivo di illustrare, attraverso riproduzioni di disegni, modelli prospettici, strumenti scientifici, plaquette e video, le ricerche matematiche applicate alla pittura di Piero della Francesca e quindi il lascito ad artisti come Leonardo da Vinci, Albrecht Dürer, Daniele Barbaro e ai teorici della prospettiva, almeno fino alla metà del Cinquecento.

Modello per studio di prospettiva

La mostra intende presentare le due anime di Piero della Francesca: il pittore e il matematico. Oltre a essere Maestro d’abaco, geometra euclideo, studioso di Archimede, Piero è stato anche un innovatore nel campo della pittura poiché per lui, quest’ultima, nella matematica e nella geometria, trovava il suo sostanziale fondamento. I suoi scritti, infine, soprattutto il De prospectiva pingendi (composto in volgare per gli artisti e in latino per gli umanisti) hanno dato inizio alla grande esperienza della prospettiva rinascimentale.

Modello per studio di prospettiva

La Mostra è suddivisa in otto sezioni che approfondiscono gli studi affrontati da Piero. Nella prima sezione La prospettiva tra arte e matematica, attraverso le riproduzioni di alcuni disegni, è dimostrato come il De Prospectiva Pingendi sia il primo trattato sistematico di prospettiva interamente illustrata, e il primo in cui sono giustificati matematicamente i procedimenti descritti. Il trattato è suddiviso in tre libri, nei primi due Piero approfondisce le tecniche prospettiche per le figure piane e i solidi geometrici, nel terzo, per le figure più complesse, come la figura umana.

Modello per studio di prospettiva

La seconda sezione I principi geometrici, approfondisce la relazione di Piero con Firenze, quando vi giunge, nel 1439, per lavorare con Domenico Veneziano ai perduti affreschi di Sant’Egidio. A Firenze già le opere di Donatello e Masaccio manifestavano l’innovazione figurativa di Filippo Brunelleschi, con l’invenzione della prospettiva lineare e circolavano scritti di Leon Battista Alberti come il De Pictura.

Ricostruzione da Piero della Francesca

Nella terza sezione Le regole del disegno prospettico. Piero fu il primo a scrivere veramente per gli artisti. Mentre Alberti si era preoccupato di gettare i fondamenti teorici della disciplina pittorica e Ghiberti aveva voluto riassumerne le premesse ottiche, Piero dedicò la sua attenzione alle regole del disegno. Corredò il trattato di numerosi disegni estremamente precisi, la sua mano era in grado di tracciare linee sottilissime. La “prospectiva” per Piero era essenzialmente “commensurazione”, ovvero rappresentazione misurata dei corpi sulla superficie del dipinto. Sul quadro, le grandezze osservate subivano una diminuzione apparente proporzionale alla distanza di osservazione. Su questo principio proporzionale si fonderà il pensiero scientifico della pittura moderna.

Porta del Paradiso di Lorenzo Ghiberti

Nella sezione I corpi geometrici, è approfondita la relazione tra Piero e il matematico Luca Pacioli. In mostra il celebre ritratto del matematico (attribuito a Jacopo de’ Barbari e custodito a Capodimonte). Si analizza un altro importante trattato di Piero della Francesca: il Libellus de quinque corporibus regularibus, concluso attorno al 1482 e dedicato al duca Guidubaldo (figlio e successore di Federico da Montefeltro). Il Libellus è sviluppato in quattro parti, dedicate ai poligoni, ai cinque poliedri inscritti nella sfera, ai poliedri inscritti in altri poliedri, e ai poliedri irregolari.

Modelli

Con la sezione I maestri della prospettiva si comprende come, attraverso la frequenza con cui i disegni di Piero appaiono nelle tarsie del Quattrocento e l’amicizia che lo legava agli intarsiatori Lorenzo e Cristoforo Canozzi da Lendinara, l’arte dei legnaioli era una delle prime aree di diffusione del De prospectiva pingendi. Tarsie prospettiche che, negli anni tra il 1474 e il 1476, fecero dello studiolo di Federico da Montefeltro uno dei massimi capolavori del Rinascimento.

Modelllo per studio di prospettiva

Nella sezione Il disegno di architettura: ichnographia, orthographia, scaenographia si pone l’attenzione sull’interesse per il disegno architettonico. Per Piero un buon pittore doveva essere anche un buon architetto o, almeno, conoscere dell’architettura tutto ciò che riguardava il disegno degli ornamenti.

Modello per studio di prospettiva

Attraverso alcune riproduzioni e disegni della sezione La figura umana, si comprende come Piero abbia risolto uno degli esercizi prospettici più complessi: il disegno prospettico della testa umana. Piero trasforma il corpo naturale in un solido geometrico, sezionando la testa con piani meridiani e paralleli, quasi come fosse un globo terrestre.

Modello per studio di prospettiva

L’ultima sezione Gli inganni della visione, analizza, infine, gli studi di Piero sugli inganni della visione e gli effetti bizzarri della rappresentazione causati dalla forzatura del rapporto tra occhio e distanza di osservazione, portando Piero a terminare il trattato con alcuni esercizi che anticipano gli sviluppi dell’anamorfosi.
Conclude la mostra un video che aiuta a rendere evidente la dimensione geometrica della bellezza che contraddistingue tutta l’opera pittorica di Piero della Francesca.

Il catalogo, a cura di Filippo Camerota e Francesco Paolo Di Teodoro è edito da Marsilio. L’esposizione, curata da Filippo Camerota e Francesco P. Di Teodoro, e promossa dal Comune di Sansepolcro, è un progetto del Museo Galileo di Firenze con la collaborazione della Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia ed è organizzata da Opera Laboratori Fiorentini.

Informazioni

TITOLO DELLA MOSTRA:
Piero Della Francesca. La seduzione della prospettiva

SEDE ESPOSITIVA: Museo Civico di Sansepolcro

PERIODO DELLA MOSTRA: 25 marzo 2018 – 6 gennaio 2019

PREZZO DEL BIGLIETTO
€ 10,00 Intero
€ 8,50 Ridotto per gruppi di almeno 10 persone, giovani tra 19 e 25 anni, apposite convenzioni;
€ 4,00 Ridotto speciale per ragazzi tra 11 e 18 anni;
Gratuito per minori di 10 anni, disabili, giornalisti accreditati, scuole di Sansepolcro

ORARIO
Invernale
25 settembre / 9 giugno h 10.00-13.00 / 14.30-18.00
Estivo
10 giugno / 24 settembre 10.00-13.30 / 14.30-19.00
Giorni di chiusura: 25 dicembre, 1gennaio

INFO E PRENOTAZIONI
www.museocivicosansepolcro.it
199 15 11 21- 0575732218
mostre@civita.it

SERVIZI MUSEALI
Opera Laboratori Fiorentini –Civita