Venezia. Le nuvole umane di Ugo Rondinone, poesia celeste

 

Burn Shine Fly alla Scuola Grande San Giovanni Evangelista

Scuola Grande San Giovanni Evangelista, al centro sullo sfondo: Shine (il Sole)

Venezia. In occasione della 59a Biennale d’Arte, la Scuola Grande San Giovanni Evangelista presenta una mostra speciale e personale dell’artista svizzero Ugo Rondinone, intitolata Burn Shine Fly. Curata da Javier Molins, è installata all’interno di una delle scuole più antiche e importanti di Venezia. Due delle opere iconiche di Rondinone, human clouds e still life, sono state create appositamente per questa esposizione.

La chiesa è stata fondata nel 960 dalla famiglia Badoer, che ne mantenne per molto tempo la proprietà e il diritto esclusivo di sepoltura dei membri della famiglia stessa. Nel 1301 fu concessa in uso alla Scuola Grande San Giovanni Evangelista, per la necessità dei confratelli di officiare i propri riti religiosi, ottenendo anche il privilegio di sepoltura nell’adiacente cimitero.

Ugo Rondinone, Human Clouds
Ugo Rondinone, Human Clouds

Fondata nel 1261, Scuola Grande San Giovanni Evangelista ha ospitato tesori che vanno dalle reliquie della vera croce alle opere di famosi artisti come Tiziano, Carpaccio e Bellini. Il suo ingresso è incorniciato dalla transenna marmorea di Pietro Lombardo (1478-1481). Un capolavoro della scultura rinascimentale veneziana in cui sono presenti i simboli della Scuola e del suo patrono (la croce, l’aquila e i libri). Definisce lo spazio urbano entro il quale, a sinistra, c’è la chiesa dedicata a San Giovanni e, sulla destra, l’edificio della Scuola. All’interno di questo spazio discreto e riservato si staglia la prima scultura dorata di Rondinone.

Ugo Rondinone, Human Clouds
Ugo Rondinone, Human Clouds

Shine (il Sole, 2017). L’artista ha realizzato la prima scultura del sole per Voyage d’hiver (Viaggio invernale), una mostra all’aperto allo Château de Versailles nel 2017. Il Sole è stato realizzato con pezzi di rami intrecciati, coperti di bronzo dorato. La scultura del sole è anche una celebrazione della vita, delle sue stagioni e ritmi, delle piante e pietre con cui condividiamo il pianeta.

Ugo Rondinone, Human Clouds
Ugo Rondinone, Human Clouds

Il titolo della mostra, Burn Shine Fly, è tratto da un libro di poesie, You Got to Burn to Shine (1994), del compianto poeta americano John Giorno, compagno dell’artista.
“Quando Ugo ha ricevuto la commissione per esporre in questo complesso, ha risposto come ha fatto così tante volte durante la sua carriera artistica: con una proposta che comportava un contrasto con lo spazio architettonico che doveva ospitarlo. Lo aveva fatto al Château de Versailles, al Rockefeller Center di New York e nel deserto del Nevada, e lo ha fatto alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista. ” – Javier Molins, il geniale curatore. Entrati nella chiesa lo sguardo insegue questi corpi sospesi, vestiti di cielo. Un amore che non c’è più, una bellezza ormai irraggiungibile, volata in alto ed è subito emozione e commozione.

Ugo Rondinone, Burn still.life. (80 candles), 2013 – 2022, Bronze, lead, oil paint

Fly, (nuvole umane, 2022). Nel 2009 Rondinone ha realizzato i calchi di 14 ballerini nudi in posizioni contemplative. I loro corpi sono stati realizzati con terra mescolata a cera trasparente. La terra proveniva da tutti e sette i continenti. L’anno scorso ha iniziato una nuova installazione video chiamata Burn to Shine. Diciotto ballerini che danzano attorno a un fuoco nel deserto, dal tramonto all’alba. Un riferimento al mito greco della fenice, l’uccello immortale che si rigenera ciclicamente. I ballerini si fondono con il fuoco e ottengono all’alba un nuovo ciclo di vita. I sette corpi danzanti, sospesi in aria, si mimetizzano come cieli nuvolosi. Il corpo umano si fonde con gli elementi naturali: terra, fuoco, acqua e aria.

Burn, (natura morta). Le candele appartengono al gruppo di Still.life. Piccoli oggetti quotidiani in bronzo. Rondinone ha riempito la cavità dello stampo di bronzo con del piombo, posizionando la scultura direttamente sul pavimento. La solidità del piombo si contrappone all’esistenza effimera della candela e fa sì che questa si blocchi pesantemente sul pavimento. Sembra distante piuttosto che piccola. La candela mette molto spazio tra se stessa e lo spettatore. Afferma la propria presenza nell’area vuota circostante.

Informazioni

Ugo RondinoneBurn Shine Fly
dal 20 aprile al 17 settembre 2022
per gli orari contattare la sede
Organizzazione: Galerie Eva Presenhuber – Zurigo
Telefono: +410434447050
Sede: Scuola San Giovanni
Telefono: +39 041 718158
Vaporetto San Tomà