Russia, San Pietroburgo – Росси́я, Санкт-Петербург

 

San Pietroburgo (ex Leningrado, Ленинград, dal 1924 al 1991) a dicembre

Questo è il racconto di un viaggio pre-pandemia, nella speranza di poter tornare in Russia per visitare, vedere, ascoltare, gustare tutto quello che non ho avuto il tempo di sperimentare e conoscere della cultura russa. L’arte, la cultura, la bellezza, la natura non hanno confini e tutti noi viviamo sullo stesso piccolo pianeta. Questo racconto, come quello scritto su Sana’a e Yemen, vuole essere un ponte di bellezza e pace. Ho scelto di andare a San Pietroburgo nel mese di dicembre perchè lo scenario d’inverno (anche se la neve non è assicurata) è sicuramente, per noi italiani, speciale. Quando mi sono svegliata lì il primo giorno ho visto che fuori era ancora notte, ma prima di rimettermi a letto ho controllato l’ora: erano le 9 del mattino! Le ore di luce nel mese di dicembre sono davvero poche dalle 10 alle 14, verso le 15 è già notte.

Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato
Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato

Però lo spettacolo della Neva ghiacciata con i suoi grandiosi ponti, dei palazzi barocchi e liberty è davvero unico.
Uno dei modi più immediati e immersivi per entrare in contatto con la cultura russa è quello di assistere a uno spettacolo (di opera o danza) al Teatro Mariinskij (costruito nel 1860 da Albert Kavos che progettò anche il Bolšoj di Mosca). Anche se non siete appassionati di canto lirico o balletto il vostro spettacolo sarà il pubblico. Il teatro venne fondato per decreto da Caterina II nel 1783. Qui hanno danzato i protagonisti più famosi. Tra i ballerini del Balletto Mariinsky: Istomina, Semenova, Kshesinskaya, Nijinsky, Ulanova, Pavlova, Nuriev, Baryshnikov. Secondo la tradizione la sala del teatro imperiale era decorata in rosso e oro, quella del Mariinsky è stata realizzata con il colore dell’onda marina. Potete toccare con mano che in Russia la cultura è popolare, per tutti.

Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato
Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato

Il biglietto per i cittadini russi ha un costo irrisorio, il costo di un biglietto dell’autobus (ben lontano dai costi che pochi, in Europa, possono permettersi per assistere a uno spettacolo di opera o danza). Ancora prima dello spettacolo, girando nel foyer, entrerete in contatto con un pubblico variegato: da gente semplice che sbuccia una frutta per cena a impiegati che sbocconcellano qualcosa di già preparato e studenti. Scordatevi l’abito da sera, anche se siete in una delle sale più belle del mondo e sta per iniziare la Carmen, qui si va a teatro con il vestito di tutti i giorni. Se avete un biglietto per la platea scoprirete di avere una sedia e non una poltrona da cui seguire lo spettacolo ma la sontuosità della sala, del sipario e del celebre lampadario con 23.000 pendenti di cristallo, vi farà sentire in un luogo esclusivo.

Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato, interno

Ma il meglio deve ancora arrivare… Durante il balletto, che danza all’unisono, il pubblico partecipa con tutta l’anima, incita, applaude a scena aperta (quasi un tifo da stadio) e tutto questo non durante le pause ma durante lo spettacolo. Una partecipazione che commuove, esalta, che ti fa capire come la bellezza, che per noi è spesso elitaria, qui è vissuta con il cuore, sottopelle. Un’ultima curiosità: dalla Loggia Reale c’è una porta segreta che porta alla stanza del trucco femminile. Era un passaggio usato da nobili per salutare le ballerine predilette. La leggenda racconta che anche il principe Nikolai usasse questo passaggio per fare visita alla sua ballerina preferita, Matilda Kshesinskaya.

Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato (San Pietroburgo), particolare
Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato (San Pietroburgo), particolare

Una modalità per visitare l’elegante San Pietroburgo può essere quella di suddividerla: la città russa (Chiesa del Sangue Versato), la città imperiale (Palazzo d’inverno, oggi cuore del Museo Ermitage) e quella sovietica (Museo della storia politica russa, poco distante l’incrociatore Aurora).
La Chiesa del Salvatore o sul Sangue Versato è uno dei luoghi iconoci della città, simbolo di San Pietroburgo. Altro percorso d’obbligo è la Nevskj prospekt con i suoi splendidi edifici (la Prospettiva Nevski di Franco Battiato), dall’Ammiragliato alla Fontanka.

Neva a dicembre
Neva a dicembre

Lungo la Nevskij si incontra palazzo Stroganov, uno splendido edificio barocco (1753) la cui facciata presenta sculture e il blasone degli Stroganov. La Casa della moda (1911-12) ha, invece, tutti pannelli in vetro sotto archi neoclassici. Palazzo Singer, o Casa del libro, fu realizzato (1902-04) per la casa di macchine per cucire Singer. Di fronte la Cattedrale di Nostra Signora di Kazan con un colonnato semicircolare, formato da 96 colonne corinzie, ispirato a quello di San Pietro del Bernini. Superato il canale Griboedov si compie una deviazione per visitare la Chiesa del Sangue Versato. Questa, riaperta nel 1998 dopo un restauro ventennale, sorge sul luogo dove fu assassinato lo zar Alessandro II (1881). I mosaici all’interno sono impreziositi da 20 tipi di minerali divesi. Le cinque cupole a bulbo, icone tipiche russe, sono ricoperte con lo smalto degli orafi.

Ammiragliato

Continuando sulla Nevskij di può fare un salto nella Galleria Passaž, una elegante galleria commerciale coperta da una tettoia in vetro lunga 180 m. Più avanti, sulla destra, i Gostinyj Dvor (locanda per diligenze), il più grande bazar della città che ospita 300 negozi dove trovare di tutto (souvenir compresi). Avanzando, sulla sinistra, un bell’esempio di architettura modernista, il negozio di gastronomia Eliseev (dagli interni raffinati, finestre in vetro colorato, lampadari in cristallo e banconi in marmo). Più avanti, sulla destra, le scuderie di Quarenghi. Lungo la Nevskij ci sono diverse stazioni della metropolitana.

Palazzo Singer o Casa del libro
Palazzo Singer o Casa del libro

Uno dei modi per parlare e mescolarsi con la gente locale è prendere l’autobus o la bella metropolitana. Unico inconveniente è che troverete le indicazioni e paline in cirillico (che fortunatamente so leggere) ma in ogni caso non preoccupatevi perché troverete pietroburghesi pronti ad aiutarvi in inglese. Se la consuetudine non è mutata, il biglietto dell’autobus si paga a bordo, si lascia l’importo in una cassettina, piena di monete vicino al conducente, e si prende il resto se previsto. Insomma “do it yourself” e sicurezza garantita con soldi a vista.

Emporio Eliseev

Nella zona di Petrogradskaja si va per visitare il Palazzzo Kšesinkaja, lo storico incrociatore Aurora e la Cattedrale dei SS Pietro e Paolo. Quest’ultima, all’interno della fortezza dove la città ebbe inizio, è stata progettata da Domenico Trezzini nel 1712. Voluta da Pietro il Grande è in stile barocco. Un fulmine ne distrusse la guglia (alta 122 m). Dalla sua alta torre campanaria lo zar sovrintendeva i lavori edilizi della città. Gli interni, con colonne corinzie rosa e verdi, sono scintillanti grazie ai lampadari. Dopo la morte di Pietro il Grande vi trovarono sepoltura gli zar. L’ultimo zar Romanov, con la sua famiglia e la sua servitù, invece è sepolto in una cappella accanto all’entrata.

Emporio Eliseev (San Pietroburgo)
Emporio Eliseev (San Pietroburgo)

Lo storico incrociatore Aurora, alle 21:40 del 25 ottobre 1917, con un colpo a salve dal cannone di prua segnalò l’attacco al Palazzo d’Inverno. L’incrociatore, durante l’assedio di Leningrado (oggi San Pietroburgo), venne affondato per evitare che cadesse nelle mani dei tedeschi. Fu recuperato nel 1944 e diventò museo nel 1956.

Incrociatore Aurora

Il Palazzzo Kšesinkaja, bellissimo esempio di architettura modernista, fu commissionato (1904) all’architetto di corte Aleksandr von Gogen dalla prima ballerina Matilda Kšesinkaja, famosa anche per la relazione con l’ultimo zar di Russia. L’edificio asimmetrico presenta una torre ottagonale. Diversi sono i materiali impiegati: granito rosa e grigio, ringhiere in ferro decorate e piastrelle in maiolica. Il palazzo venne requisito dai bolscevichi e Lenin si rivolse alla folla dal balcone affacciato sulla piazza. Oggi il palazzo ospita il Museo della storia politica russa dove è esposto l’ufficio di Lenin e oggetti di epoca rivoluzionaria.
Altro percorso consigliato è quello del lungofiume meridionale della città. La storia cittadina è stratificata tra i maestosi palazzi nobiliari e le imponenti banchine in granito.

Museo statale della Storia politica della Russia, palazzo Brandt (San Pietroburgo)
Museo statale della Storia politica della Russia, palazzo Brandt

Se l’Ermitage (Palazzo d’inverno) evoca l’opulenza imperiale, la fiamma eterna nel Campo di Marte ricorda le vittime della Rivoluzione. I riferimenti visivi della città sono: la cupola dorata della cattedrale di Sant’Isacco del 1858 (per la quale furono impiegati 100 kg di lamina d’oro) e la guglia dorata (sormontata da un modello di fregata) dell’Ammiragliato. Davanti alla cattedrale, una delle più grandi del mondo, svetta la statua di Pietro il Grande, il cui compleanno cadeva nel giorno dedicato a Sant’Isacco. Oggi la cattedrale è un museo. All’interno da notare: l’iconostasi e l’affresco della volta. Dall’enorme Piazza del Palazzo (opera dell’italiano Carlo Rossi) – che si sviluppa in due ali curve di edifici – il 7 novembre 1917 i bolscevichi attaccarono il Palazzo d’inverno. Al centro della piazza la colonna in granito rosso, sormontata da un angelo in bronzo, è dedicata ad Alessandro I.

Ermitage (San Pietroburgo)
Ermitage

L’Emitage è un complesso di edifici enorme che contiene un numero stratosferico di opere d’arte, insieme al Louvre è il museo più grande e ricco del mondo. Difficile selezionare e contenere la visita in un giorno (tempo irrisorio). In quest’ultimo caso è consigliabile stabilire prima un percorso sulla base delle vostre preferenze. Tra gli ambienti più famosi: La riproduzione delle logge di Raffaello (voluta da Caterina, affascinata dalle originali); la Sala del padiglione, in oro e marmo bianco ospita l’Orologio del pavone (appartenuto al marito segreto di Caterina, il principe Grigorij Potëmkin) e le opulente Sale di rappresentanza del Palazzo d’Inverno. L’attuale Palazzo d’Inverno, progettato dall’italiano Bartolomeo Rastrelli (1754-62), è un classico esempio di barocco russo. Tra i suoi ambienti più spettacolari: la Scalinata principale (capolavoro di Rastrelli); la Piccola Sala del trono e la Stanza di Malachite (con due tonnellate di pietre ornamentali).

Ermitage (San Pietroburgo)
Ermitage (San Pietroburgo)

Nelle collezioni di arte antica: gli oggetti in oro dei nomadi sciti (VII – III sec. a.C.); le sculture greco-romane e una ricca collezione di arte orientale.
Tra le sue svariate collezioni quella di d’arte italiana che vanta opere di Beato Angelico, Perugino, Raffaello, Pontormo, Leonardo da Vinci, Annibale Carracci, Giorgione, Giulio Romano, Michelangelo, Tiziano, Caravaggio etc. Nella collezione di arte francese le opere di Paul Cézanne, Edgar Degas, Paul Gauguin, Henri Matisse (La Danse), Claude Monet e altri. In quella spagnola i dipinti di Pablo Picasso e Diego Velázquez. Nella collezione fiamminga e olandese i capolavori di Rembrandt e Vincent Van Gogh.
Curiosità: all’interno dell’Ermitage è presente anche una colonia di gatti, noti come “gatti dell’Ermitage“.

Ermitage (San Pietroburgo)

Pietro il Grande si portò dai Paesi Bassi un gatto, pare di nome Basilio, e lo fece vivere con sé nel Palazzo di legno. Nel XVIII secolo nel Palazzo d’Inverno vi erano molti topi e ratti che provocarono diversi danni all’edificio. Nel 1745 l’imperatrice Elisabetta ordinò che un certo numero di gatti fosse introdotto nel palazzo per dare la caccia ai roditori. Il museo ha tre persone che fungono da loro custodi. I gatti vivono nel seminterrato ma in estate escono sul terrapieno e sulla piazza. Fino agli anni Novanta giravano indisturbati anche nelle gallerie. Sono circa una settantina ed esistono cucine dedicate per preparare il loro cibo e anche un piccolo ospedale. Nel 2020 un anonimo facoltoso donatore francese ha lasciato una cospicua eredità ai felini che proteggono le opere dell’Ermitage, nell’ex residenza degli zar, dai roditori.

Informazioni

Visto turistico
Per ottenerlo è consigliabile rivolgersi a un’agenzia in anticipo. Leggere attentamente la sezione “documenti necessari”, qui anche le tariffe
https://rusvisa-it.com/visto-turistico/

Cosa vedere

Teatro Mariinskij
Teatralnaya pl 1, metro Sennaya Pl
Theatre Square, 1 St Petersburg
email: tickets@mariinsky.ru

Ermitage
Dvortsovaya Naberezhnaya (Embankment), 34 – San Pietroburgo
Biglietti online
Orari di apertura: Mercoledì, giovedì e domenica 11.00 – 18.00 Inizio dell’ultima fascia oraria: 16.00
Martedì, venerdì e sabato 11.00 – 20.00 Inizio dell’ultima fascia oraria: 18.00
Il museo è chiuso il lunedì, 1 gennaio e 9 maggio
Le visite seguono percorsi fissi ideati dal museo con ingresso tramite fasce di tempo
Receptionist: +7 (812) 710-90-79 24-hour

Dove dormire
Kempinski Hotel Moika 22 St. Petersburg
Moika River Embankment 22, 191186 St Petersburg, Russia
Centralissimo, con vista sull’Ermitage
Ristorante Bellevue, al nono piano, panoramico
Colazione strepitosa