Mortali Immortali, tesori del Sichuan nell’antica Cina, a Roma

L’affascinante civiltà del popolo Shu prende vita in uno dei luoghi simbolo dell’antica Roma. Ai Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali, fino al 18 ottobre 2019.

Da destra: Lucrezia Ungaro (Responsabile Valorizzazione Musei Archeologici e storico-artistici); Luca Bergamo (Vicesindaco con delega alla Crescita culturale); Wang Yi (Direttore Generale Ufficio del Patrimonio culturale della Provincia del Sichuan); Wang Fang (Vice-Direttore del Museo di Jinsha e curatrice della mostra)

A soli quindici giorni dalla chiusura della mostra al MANN di Napoli, gli straordinari reperti provenienti dalle maggiori istituzioni museali cinesi della Provincia del Sichuan, nel sud-ovest della Cina, sono stati accolti dal complesso monumentale dei Mercati di Traiano. A questi sono stati aggiunti quindici nuovi prestiti, per un totale di 145 opere.
Wang Yi (Direttore Generale Ufficio del Patrimonio Culturale della Provincia del Sichuan), presente alla conferenza stampa ha sottolineato: “Come sappiamo tutti, pochi giorni fa è stato a Roma Xi Jinping, il Presidente della Repubblica popolare cinese. L’inaugurazione di questa mostra è il primo progetto di grande importanza dopo la visita ufficiale del Presidente”.

Mercati di Traiano

È la prima volta che i reperti sono presentati in un’esposizione così vasta in Europa. Wang Fang (curatrice della mostra e Vice-Direttore del Museo di Jinsha) ha raccontato: “Questo è un progetto preparato da più di sei mesi… abbiamo portato qui 145 pezzi archeologici meravigliosi, tra cui anche una grande parte di una nuova scoperta degli ultimi anni; quindi questa è la loro prima uscita dalla Cina… tra tutte queste opere ci sono anche maschere di bronzo, pezzi d’oro molto preziosi e misteriosi, opere di giada, di terracotta e altri materiali, incluse le lacche”.

Allestimento, sezione “La comunicazione tra l’Umano e il Divino”

La mostra vuole illustrare l’incontro di due antiche civiltà, le cui origini sono entrambe legate a due fiumi, il Tevere e il Fiume Azzurro, simbolicamente riprodotto sull’installazione dorata raffigurante il profilo di un dragone nella Grande Aula che accoglie i visitatori.
L’esposizione si snoda in due distinte sezioni organizzate sui due piani del Museo. Le opere selezionate vanno dal 1600 a.C. (epoca Shang) al 220 d. C. (epoca Han) coincidente con la scomparsa della cultura Shu.

Museo di Mianyang, Stalliere di Bronzo e Cavallo di bronzo

La prima sezione è incentrata sulla cultura religiosa del popolo Shu attraverso l’esposizione di reperti appartenenti alla fase più antica (1600-1046 a.C.) scoperti nei siti archeologici di Sanxingdui e di Jinsha e nel cimitero di Shuangyan: le maestose figure e maschere in bronzo, gli alberi sacri e il Sole al cui culto il popolo era dedito.
La seconda sezione, che comprende reperti datati tra il 316 a.C. e il 220 d.C., è dedicata alla vita quotidiana dell’affascinante civiltà costituita da ritratti su mattone della dinastia Han, statuette fittili di animali e uomini. “Tutte queste opere – racconta la curatrice Wang Fang – ci illustrano un mondo di spiritualità e un popolo allegro. Rappresentano un popolo molto creativo che ha costruito questa grande cultura antica”.

Museo di Sanxingdui, Maschera di bronzo animale; Periodo Shang (1600-1046 a.C.)

Le antiche opere del popolo Shu dialogano perfettamente con gli ambienti del Museo grazie all’allestimento curato dagli architetti Gaetano di Gesu e Susanna Ferrini di “n!studio Asia”.
“Il progetto della mostra – ha sottolineato Lucrezia Ungaro (Responsabile Valorizzazione Musei Archeologici e storico-artistici) – è riuscito a creare questo fenomeno che nei Mercati di Traiano sempre si ricrea, di agglutinamento. Cioè tutto quello che portiamo qui, se viene portato con attenzione e cura, finisce con l’essere accolto e avvolto nel migliore dei modi”. Le straordinarie e preziose opere sono inoltre accompagnate da ricostruzioni digitali, foto e video che guidano il visitatore alla scoperta dell’affascinante cultura della civiltà cinese del Sichuan, della sua nascita ed evoluzione.

Museo di Sanxingdui, Maschera di bronzo con occhi sporgenti; Epoca Shang (1600-1046 a.C.)

Mortali Immortali, tesori del Sichuan nell’antica Cina è una mostra coinvolgente che ci porta alla scoperta di un popolo ricco e pacifico. Un’esposizione che sottolinea il legame tra Oriente e Occidente, Chengdu (capoluogo del Sichuan) e Roma, nato duemila anni fa grazie alla Via della Seta e rinnovato nei millenni.

Foto di Livia Iacobini (tranne le maschere)

INFORMAZIONI

Sede: Mercati di Traiano Museo dei Fori Imperiali
Periodo: fino al 18 ottobre 2019
Orario: Tutti i giorni 9.30 – 19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Chiuso il 1° maggio
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
N.B. Per eventuali aperture e/o chiusure straordinarie consultare la pagina dedicata agli avvisi
Biglietto d’ingresso: Integrato Mercati di Traiano + mostra “Mortali Immortali, tesori del Sichuan nell’antica Cina”: Intero € 16,00 e Ridotto € 14,00. Per i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza). Intero € 14,00 –
Ridotto € 12,00. Ingresso gratuito al museo con la MIC card, acquistabile nei musei e online all’indirizzo miccard.museiincomuneroma.it
Ingresso gratuito per i residenti a Roma e nell’area della Città Metropolitana nella prima domenica di ogni mese.
Con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura