Badia di Morrona, grande evento per gli 80 anni dell’azienda

La famiglia Gaslini Alberti ha festeggiato le otto decadi dell’azienda con due verticali dei vini top di Badia di Morrona.

Badia di Morrona, entrata

La storia della Badia di Morrona

La Badia di Morrona, sulle colline tra Pisa e Firenze, è una delle quattro Badie fondate dai Conti di Fucecchio, le cui origini risalgono all’XI secolo. Fondata dal conte Uguccione nel 1089 fu assegnata prima ai monaci benedettini e poi, nel 1120, ai camaldolesi. Le proprietà del Monastero nel tempo aumentarono e vennero convalidate dai Pontefici Celestino II nel 1121, Innocenzo II nel 1141 ed Eugenio III nel 1148.

Bassorilievo nella Badia

La chiesa e il monastero

La chiesa, dedicata a Santa Maria e a San Benedetto, è invece molto più antica ed è realizzata in “pietrame di lumachella” (nome di una roccia sedimentaria caratterizzata da una abbondante e ben visibile presenza di conchiglie fossili che conferisce pregio alla pietra stessa). L’interno è a croce latina con affreschi dei dodici Apostoli, ai due lati, risalenti a un restauro del secolo XVIII.

Badia di Morrona, Selvicciola

La Badia di Morrona venne gestita dai camaldolesi fino al 1482 quando il vescovo di Volterra, con il quale vi erano state dispute e rivendicazioni sulle proprietà del monastero, si impossessò dello stesso e lo trasformò nella propria residenza estiva. Con l’unificazione d’Italia le proprietà della Chiesa vennero requisite e il monastero venne venduto per poi essere trasformato in azienda agricola.

La Fornace, Polenta con lardo Cecchetti e fagottini di farro

L’azienda della famiglia Gaslini Alberti

Italo e Mario Gaslini, figli di Egidio e nipoti di Gerolamo (fondatore dell’ospedale pediatrico Giannina Gaslini di Genova), nel 1939 decisero di investire nel settore agricolo e la loro scelta cadde sulla Badia di Morrona, azienda agricola tradizionale che produceva vino, olio e cereali come molte aziende in Toscana. L’altra metà dell’azienda fu acquistata nel 1982-83 e contemporaneamente fu costituita SAFT (l’attuale società proprietaria di Badia di Morrona) mediante il conferimento in essa di varie aziende agricole.

La Fornace, Assaggi di cinghiale: arrosto con aromi di stagione alla volterrana con accompagnamento di olive nostrali

Alla fine degli anni Ottanta Egidio, che aveva aggiunto al proprio cognome quello della famiglia Alberti di Firenze essendo stato adottato dall’ultimo discendente del ramo genovese dal quale proveniva Leon Battista Alberti, decide di fare della Badia di Morrona un polo di eccellenza e qualità ampliando la proprietà fino agli attuali 600 ha.
I casali aziendali, abbandonati da contadini e mezzadri, sono stati ristrutturati e destinati ad agriturismo, mantenendo le loro caratteristiche originali anche nell’arredamento risalente ai primi del ‘900 toscano. Distribuiti in otto strutture, fra ville e appartamenti, ospitano fino a 120 persone. Quaranta ettari di superficie sono stati destinati all’olivo e sono stati fatti importanti investimenti in energia verde con il fotovoltaico.

Crostata con le mele antiche dell’Azienda Meazzini

Olio, frantoio e cantina

Per la produzione di olio l’azienda ha acquistato un frantoio Pieralisi di ultima generazione. Il frantoio è aperto anche ai piccoli produttori di zona così da garantire un generale livello qualitativo dell’olio del territorio. La raccolta delle olive dell’azienda avviene di giorno e la notte il frantoio è riservato alla loro molitura. In questo modo trascorrono poche ore tra la loro raccolta e la lavorazione. Negli oliveti, per la maggior parte delle annate, non viene effettuato alcun trattamento. Duecentocinquanta ettari di seminativo, utilizzato per l’alimentazione di cinghiali e mufloni per ridurre l’uso di mangimi, sono al servizio dei quattrocento ettari di riserva di caccia. Anche qui non sono usati pesticidi e diserbanti.

Le due verticali

Sostenibilità

La gestione energetica della cantina, del frantoio e degli agriturismi è affidata a quattro impianti fotovoltaici per la produzione di circa 170 Kw che coprono l’80% del fabbisogno energetico aziendale. Anche l’energia per l’irrigazione dei giardini degli agriturismi è prodotta con i predetti impianti fotovoltaici e le caldaie vengono alimentate con combustibile da fonti rinnovabili aziendali e non (per esempio refluo dei noccioli delle olive). Inoltre c’è un impianto fotovoltaico della capacità di 2 MW finalizzato alla produzione e alla vendita dell’energia.

Sala delle due verticali

Sia in cantina che nel frantoio c’è un impianto di fitodepurazione delle acque, che sono riutilizzate per l’irrigazione e i lavaggi. Non si usano mai prodotti che possono contenere allergeni (prodotti a base di latte e/o uova). L’uso della solforosa è ridotto al minimo, merito della riduzione dei vini sulle loro fecce fini in modo che siano protetti in modo naturale dall’azione dell’ossigeno.

Filippo Gaslini Alberti

La nuova produzione di vino

Negli anni Novanta la proprietà decide di produrre vino di qualità. I primi vigneti vengono reimpiantati nel 1994, tutti i vecchi 55 ha vengono sostituiti con cloni idonei e biotipi di Sangiovese selezionati in azienda e i terreni vengono scelti sulla base della tipologia di uva e di vino da produrre. Oggi la superficie vitata è di 110 ha, in una zona dove la produzione di vino è nota dal tempo degli Etruschi, ed è stata realizzata una cantina su sei livelli nel rispetto dell’ambiente. Non si fa più uso di diserbanti e si conducono i vigneti con il metodo della “lotta integrata”, con il minimo indispensabile di trattamenti con rame e zolfo e ancor meno trattamenti sistemici. La concimazione è organica (letame di vitello e pecora) e la potatura viene fatta con forbici elettriche ricaricate con energia prodotta tramite fotovoltaico aziendale.

Degustazione

80 anni di proprietà

Un percorso realizzato in un breve periodo di circa 25 anni con un grande impegno e passione. Tenaciter et Constanter è il motto della famiglia Gaslini Alberti che ben si lega al lavoro che è stato portato avanti in 80 anni di proprietà di un’azienda che oggi festeggia un importante punto di arrivo e di partenza. Infatti Filippo Gaslini Alberti ha dichiarato: “Oggi sto cercando di trasmettere a mio figlio Niccolò ed ai miei nipoti Francesca e Lorenzo, figli di mia sorella Alessandra, l’amore per questa proprietà e per la terra e la natura in generale nella consapevolezza del grande impegno che oggi è richiesto per continuare il percorso di crescita dell’azienda”.

Verticale

Le due verticali

La famiglia Gaslini Alberti ha voluto celebrare con un evento e due verticali dei vini top gli 80 anni di storia dell’azienda. Vini che sono l’espressione di un territorio che risente dell’influsso del mare, a meno di 30 km in linea d’aria, e ne riceve la brezza.
La prima verticale, condotta da Gianni Fabrizio (curatore della Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso), ha visto in degustazione 8 annate di Vigna Alta: 1997-1998-1999-2000-2011-2013-2015-2016. Sangiovese in purezza, taglio internazionale, che l’azienda produce dal 1994 e che oggi proviene dal vigneto omonimo impiantato in una delle migliori posizioni dell’azienda.

Vigna Alta

I migliori assaggi

Il Vigna Alta Terre di Pisa – Sangiovese è prodotto con uve provenienti da una vigna posta a circa 220 m s.l.m. e distante circa 15 km dal mare. Affinamento in botti da 25 hl di rovere francese e minimo 24 mesi in bottiglia.
Annata 1997 Gradi Alcol: 13,5% Vol. Un’annata con un inizio di primavera con temperature superiori alla media che hanno anticipato la fioritura delle viti. Ciclo vegetativo rallentato per un repentino abbassamento ad aprile. Da maggio la temperatura è aumentata e i mesi estivi sono stati caratterizzati da un clima caldo e secco. Una maturazione delle uve anticipata con una vendemmia che si è svolta in condizioni ottimali e raccolta leggermente anticipata intorno al 30 settembre.

Badia di Morrona, vigneti

Quantità più scarsa e alta concentrazione zuccherina. Affinamento in barrique di rovere francese per almeno 14 mesi. Finezza tannica che ricorda il Sangiovese del 1997. Complessità olfattiva dovuta all’invecchiamento: tabacco, sottobosco. Eleganza, finezza, buona acidità e persistenza.
Annata 2011 Gradi Alcol: 14,5% Vol. Un’annata dal clima caldo e asciutto che ha portato a una vendemmia precoce. Il germogliamento è stato veloce ed omogeneo, condizione favorevole per una grande annata.

Cantine

Le piogge, arrivate al momento giusto dopo la fioritura e l’invaiatura, hanno determinato un ottimo sviluppo dei grappoli. Un settembre soleggiato e senza precipitazioni ha determinato una buona maturazione delle uve, sane con alta concentrazione zuccherina e rese molto basse. Raccolta intorno al 18 settembre. Affinamento in botte di rovere francese da 25 hl e una piccola parte in barrique di secondo/terzo passaggio, poi 3 mesi in vasche di cemento. È l’annata di passaggio dall’affinamento in barrique a quello in botti grandi da 25 hl.

Bottaia

Giorgio Marone (enologo della Badia di Morrona) ha raccontato il nuovo corso della produzione: “Il vecchio vigneto dava uve ricche. Le botti con la sanificazione si mantengono bene e ne beneficia il Sangiovese. È il ritorno a un grande Sangiovese, con una grande componente di frutto, ciliegia. Il passo avanti si sente ed è stato giusta la scelta della botte”.
Il vino del 2011 è delicato, non grosso tannino, chiude snello, con struttura ed eleganza. Annata viva, con acidità alta e la vitalità del tannino che lo rende molto vivace e in forma. Un vino equilibrato, frutti maturi e freschi, di grande piacevolezza. Un vino godibile e pieno di frutto.

Mele antiche

Annata 2016 Gradi Alcol: 14% Vol. Un inverno caldo con ottime riserve idriche accumulate a seguito di abbondanti piogge di fine febbraio. A partire da maggio tempo soleggiato, con temperature e piogge nella media stagionale, che ha portato a un regolare sviluppo vegetativo con una fioritura veloce e completa. Sporadiche piogge tra giugno e luglio e invaiatura nell’ultima settimana di luglio. Le ottime temperature nei mesi di agosto e settembre hanno permesso una maturazione ottimale delle uve. Nei primi giorni del mese di ottobre la raccolta. Affinamento in botti di rovere francese da 25 hl per almeno 24 mesi, a seguire passaggio di 3 mesi in vasche di cemento.

Pranzo nella bottaia

Vino equilibrato, maturazione più tardiva. Al naso frutto maturo, quasi sotto spirito. Grande armonia e complessità, vino di classe, aristocratico. Tannino elegante, sapido, un giovane di classe, longevo che promette un buon invecchiamento. Premiato con i Tre Bicchieri dalla Guida dei Vini d’Italia 2020 del Gambero Rosso.
Degustare questi vini, espressione di un territorio, è stato come ripercorrere la storia di un’azienda, di una famiglia e delle sue scelte. Vini che affascinano come un racconto perché insieme formano una narrazione.

Niccolò e Filippo Gaslini Alberti

La seconda verticale, guidata da Christian Eder (corrispondente per l’Italia di Vinum), è stata dedicata al N’Antia, un taglio bordolese la cui composizione fino al 2004 era di Cabernet Sauvignon, Sangiovese e Merlot. È stato il vino di bandiera dell’azienda. A partire dalla vendemmia 2004 ha trovato il suo equilibrio con il Cabernet Franc, il Cabernet Sauvignon e il Merlot. Le otto annate in degustazione sono state: 1997-1998-1999-2005-2010-2013-2015-2016.

Badia di Morrona, Vin Santo

Annata 1997 Gradi Alcol: 13% Vol. Annata già descritta per il Vigna Alta, caratterizzata da un’estate calda e raccolta leggermente anticipata, intorno al 25 settembre. Quantità più scarsa e alta concentrazione zuccherina. Affinamento in barrique di rovere francese per almeno 15 mesi. Vena tannica più importante, con un tannino più pungente, nota olfattiva verso il Cabernet. Filippo Gaslini Alberti racconta così il momento di transizione: “Nel 2001-2002 il nostro enologo ha scelto di collaborare con un’altra azienda. Ci è stato indicato (n.d.r. da Giacomo Tachis) il dott. Marone e sono 17 anni che stiamo insieme e ci è piaciuto subito anche per il progetto di crescita che ci ha prospettato, seppure con tempi lunghi. Gli investimenti sono ora terminati e iniziamo a raccogliere i risultati di questa crescita”.
Migliore l’annata 2005 Gradi Alcol: 14% Vol. Un inverno piuttosto mite seguito da una primavera calda e soleggiata.

Famiglia Gaslini

Fioritura anticipata di una settimana. Giugno e luglio caldi, sole e qualche pioggia, condizioni perfette perché l’invaiatura si completasse in modo omogeneo. In agosto maturazione con temperature costanti e mai superiori alle medie stagionali (32 °C). A fine estate diverse precipitazioni. Epoca di raccolta fine settembre/primi di ottobre. Affinamento in barrique di rovere francese per almeno 15 mesi e 3 mesi nel cemento. 40% Merlot, 30% Cabernet Franc e 30% Cabernet Sauvignon. Taglio elegante, tannino e acidità che donano longevità al vino. Profumi di frutta matura: ciliegia e prugna. Palato intenso, carnoso, finale lungo.
Nel programma dei festeggiamenti non sono mancati i momenti conviviali come la cena alla Locanda la Fornace dove si cucina con materie prime a km 0, si utilizza la cacciagione della riserva aziendale e le verdure e la frutta sono dell’orto aziendale.

Ogni giorno una delle cuoche va a raccogliere le erbe spontanee presenti nei dintorni per realizzare i piatti sulla base di ciò che ha trovato. Le materie prime sono quelle dei migliori produttori del territorio; salumi e formaggi e farine. Con gli antipasti è stato servito i Poderi dei Bricchi Astigiani Blanc de Noir dell’azienda piemontese della famiglia, perlage fine, sentori vegetali e note di crosta di pane, gusto fresco e sapido. La cena è stata un’occasione per gustare l’olio extra vergine di oliva dell’azienda, frutto di selezione di cultivar toscane (Frantoio, Pendolino e Leccino). Fruttato con note di mandorla, leggermente piccante. Un’azienda a 360° interessante e ricca di storia all’insegna della qualità, ospitalità e rispetto del territorio.

 

INFORMAZIONI

Badia di Morrona
Via della Cascina, 8/10 Terricciola (Pisa)
Tel. 329 9299837 – 0587 655137
email: agriturismo@badiadimorrona.it
Le strutture ricettive distano non più di un’ora dal mare e dalle più note città d’arte toscane (Pisa, Firenze, Lucca, Siena, San Gimignano e Volterra).
Sito web
Sistemazioni consigliate:
Villa S. Angiola, camera Michela con camino
La Sughera, appartamento Giulebbe
Ristorante
Locanda La Fornace
Per cenare o pranzare nell’agriturismo è necessaria la prenotazione. Tel. +39 0587 656018