RomaFF16. One Second di Zhang Yimou, una poesia sul cinema

 

One Second, una dichiarazione d’amore al cinema, alla pellicola e alla collettività

Ritirato dal Festival di Berlino (2019) e dai Golden Rooster nazionali One Second, dopo essere uscito in Cina nel novembre 2020, non si sa se è cambiato rispetto alla versione originale. Reduce da una complicata storia distributiva, ostacolato dalla censura, One Second, l’atteso film di Zhang Yimou è finalmente nelle sale cinematografiche. Dopo una prima internazionale a Toronto è stato presentato alla Festa del cinema di Roma di quest’anno e ora è nelle sale italiane.

One Second

Il film del regista di Lanterne Rosse è un omaggio al cinema, alla magia del grande schermo, al fascino della pellicola, al senso di appartenenza di una comunità. Un’opera per cinefili. Zhang Yimou ha così dichiarato tutto il suo amore per il cinema: “Non dimenticherò mai certe scene dei film che guardavo da bambino. L’eccitazione e la felicità oltre le parole erano come un sogno. I film ci accompagnano mentre cresciamo. I sogni ci accompagnano per tutta la vita. C’è sempre un film in particolare che si ricorda per tutta la vita, e forse non solo il film stesso, ma anche il tipo di aspettativa che cattura… un desiderio di guardare le stelle. “One Second” è dedicato a tutti coloro che amano i film”.

LIU Haocun

Il film ha un ritmo lento che progressivamente cattura e irretisce. Quasi un thriller, ambientato negli anni della Rivoluzione Culturale nel Nord della Cina. Zhang Jiusheng (Zhang Yi), scappato da un campo di lavori forzati, ruba una scatola metallica da un motorino e poi cammina a piedi per chilometri nel deserto del Gansu. Che cosa lo spinge a questa impresa? Per quella scatola, contenente una pellicola, è pronto a correre qualsiasi rischio, anche quello di perdere la sua libertà.

ZHANG Yi

Entra in scena la giovane Liu Guinu (Liu Haocun), dai capelli punk, dalla smorfia simpatica, ladra anche lei. Liu ha rubato la pellicola cinematografica e per questo è inseguita da Zhang. Ma chi è veramente il ladro?

One Second

Tutto questo mentre in un villaggio sperduto della Cina la comunità aspetta e protesta… Cosa è accaduto? Finalmente Mr. Movie (signor Cinema, FAN Wei) annuncia l’ennesima proiezione di Heroic Sons and Daughters (di Wu Zhaodi, 1964), un film di propaganda sulla guerra in Corea.

FAN Wei

Dopo inseguimenti e colpi di scena arrivano le emozioni. Il regista svela i retroscena delle storie e cattura la commozione dello spettatore. Rivela il motivo dell’attaccamento di Zhang e di Liu alla pellicola. Per Zhang è la sola possibilità, dopo il divorzio, di rivedere sua figlia per un solo istante in un cinegiornale di matrice governativa. Per Liu, orfana e alle prese con un gruppo di bulli, la pellicola è necessaria per farne un paralume per il fratellino che legge la sera.

One Second

Mr. Movie recupera la pellicola che però è compromessa. Per la proiezione servirà la collaborazione di tutta la collettività. Gli abitanti del villaggio, che per nulla al mondo rinuncerebbero al cinema, si mettono tutti al lavoro. E qui i toni diventano epici con un senso di appartenenza alla comunità vanto del comunismo. Sembra di sognare nel vedere tanta partecipazione collettiva in spregio all’individualismo.

One Second

La fotografia è impeccabile. Le scene della sala del cinema gremita di spettatori incantati da una proiezione, seppure di propaganda, è un omaggio al fascino della settima arte. A luci spente ogni volta la magia del cinema, grazie anche a Mr. Movie che ne è lo stregone, si avvera e meravigliosamente ogni volta lo spettatore dimentica i problemi personali.

One Second

Il proiettore continua a girare a dispetto di ogni problema o azione individuale. Il film si snoda come una pellicola, con la sua lunghezza, le sue accelerazioni, le sue ferite e la sua possiblità di recupero che la rende potenzialmente immortale.

One Second – Zhang Yimou regista

Immortale come il cinema, il cui mito supera anche le contraddizioni, le delazioni e le paure di un clima, come quello del periodo della rivoluzione culturale, che ormai è superato mentre il cinema e la comunità restano. Il superamento delle ferite e dei conflitti è un segno dei tempi e forse di un compromesso necessario per amore del cinema.

Può essere più politico un messaggio elegante e ben fatto piuttosto che ‘urlato’. Un secondo, un fotogramma, può avere una potenza e un’importanza immensa per chi lo guarda.

Informazioni

Festa del Cinema di Roma
ONE SECOND di Zhang Yimou
sceneggiatura Zhang Yimou, Zou Jingzhi
Direttore della fotografia Zhao Xiaoding
Art director Lin Chaoxiang
Suono Tao Jing
Musica Lao Zai
Montaggio Du Yuan
Produzione Huanxi Media Group Limited, Edko Films Limited
Prodotto da Dong Ping, Bill Kong
Distribuzione italiana Fenix Entertainment e Europictures.