Basilicata. Terra dei Re, l’Aglianico del Vulture sulle pendici del vulcano

 

In un regno di biodiversità le uve che si vendemmiano anche di notte

Terra dei Re

Se le Cantine del Notaio si distinguono per il loro reticolo di grotte-cantine la Terra dei Re si differenzia, dalle altre aziende vitivinicole, per i suoi spettacolari vigneti e per un asso nella manica. Situati alle spalle dei laghi di Monticchio sono un anfiteatro verde incastonato nei boschi. Sette ettari e mezzo di vigneti. Un ettaro di Aglianico del Vulture al di sotto della cantina (interrata di circa 25 m) e un ettaro sopra, Vulcano 800, che produce Pinot nero. L’asso nella manica è la consulenza di un enologo di fama internazionale: Riccardo Cotarella.

Vulcano 800, vigneto a 800 m

La storia di cantine Terra dei Re è legata a quella di un bambino salvato grazie a un bagno caldo nel vino. Il Figlio del Vino è il racconto della nascita di un antenato che stava rischiando la vita a causa di una crisi respiratoria. La mamma agitata ordinò alle donne che l’accudivano di riscaldare del vino Aglianico. Il bambino fu immerso in un catino di vino caldo e per miracolo tornò a respirare. La forza e l’amore per la vita di quel bambino è ciò che continua a guidare il team di Terra dei Re ancora oggi.
La produzione complessiva dell’azienda è di circa 70.000 bottiglie l’anno e il mercato è per il 70% italiano.

Monte Vulture, vigneti

Il terreno vulcanico, drenante, alle pendici del Vulture (formato da banchi di tufo e terre argillose) è particolarmente favorevole alla coltivazione di ogni tipi di vitigno. L’ultima vendemmia, in questa azienda, si svolge a metà novembre. Intorno ai vigneti ci sono castagni a 1000 m e conifere a 500 m. I laghi di Monticchio generano una inversione termica con una ventilazione naturale e costante per lo scambio di aria fredda discendente e il calore-umidità del lago ascendente. Le uve del vigneto più in alto di Aglianico sono utilizzate per il rosato. Queste caratteristiche favorevoli hanno indotto l’azienda a non adottare impianti di irrigazione.

Aglianico del Vulture, uva

L’azienda è certificata Friend of the Earth. L’Aglianico del Vulture Nocte è stato il primo vino sostenibile certificato. “Sostenibilità” significa conservazione delle condizioni ambientali e varietali, ovvero tutela della alla biodiversità (quantità di flora e di fauna presente in un determinato ambiente). L’azienda produce energia elettrica a mezzo di impianti fotovoltaici, raccoglie le acque piovane utilizzate in agricoltura e ha ridotto i consumi energetici. Grazie a dieci anni di studio e rilevamento dati ha determinato l’impatto ambientale di ogni bottiglia di vino, determinando correttivi che hanno diminuito per oltre il 30% le emissioni di CO2 in atmosfera.

Paride Leone

Gli assaggi.
Vulcano 800 Pinot Nero 2019. Vigneti a 800 m (da cui il nome) su terreno vulcanico, seconda vendemmia e maturazione in barrique di secondo/terzo passaggio per circa un anno. Colore rosso granato, limpido, frutti rossi (more e ribes), scarsa coerenza naso/bocca, leggero spunto alcolico, lieve speziatura e poca persistenza.
Lerà Rosso (Aglianico del Vulture e altri uvaggi) IGT 2017. Il nome deriva da quello delle due famiglie proprietarie: Leone e Rabasco che nel 2000 fondarono l’azienda. Uve provenienti dai vigneti più giovani (15-20 anni). Color rosso rubino, frutti rossi, amarena, vino polposo, leggera speziatura, sentore di vaniglia, tannini morbidi, invita alla bevuta. Ottimo il rapporto qualità/prezzo.

Degustazione, Terra dei Re

La vendemmia dell’uva dalla quale si produce l’Aglianico del Vulture Nocte avviene nella prima quindicina di novembre. In quel periodo ci sono delle straordinarie escursioni termiche che raggiungono anche i 20°C. Queste causano alla buccia dell’acino uno stress dovuto alla dilatazione durante il giorno e a un restringimento durante la notte per le basse temperature. Di notte la vite produce sostanze elastiche per contenere la tensione della buccia. Proprio queste sostanze elastiche sono preziose in quanto profumate, aromatiche e ricche di colore.

Divinus, Nocte, Lerà e Vulcano 800 (Pinot Nero)

Il Nocte 2017 (Aglianico del Vulture 100%) si è aggiudicato i Tre Bicchieri Gambero Rosso 2022. La raccolta notturna garantisce la predominanza delle componenti fruttate e delle note aromatiche.

In degustazione Nocte 2016 (Tre Bicchieri Gambero Rosso 2021). Da uve di vigneti di circa 40 anni, dodici mesi di barrique. Colore rosso granato, frutta rossa matura, more, marmellata di amarene, morbidezza e intensità, tannini raffinati ed eleganti. Speziatura intrigante. Coerenza naso-bocca. Buona acidità, finale vellutato e lunga persistenza.

Grazia Fusco

Divinus 2013 DOCG (Aglianico 100%), 14,5% vol, da grappoli surmaturi, quattro anni in botte grande e un anno in bottiglia. Colore rosso granato denso, ribes, note balsamiche, vaniglia, speziatura, vino polposo e avvolgente.
Nota di merito per l’ottima Grappa Nocte (di vinacce di uve raccolte di notte) diluita con le acque minerali del Vulture, viene torbata ma distillata in provincia di Treviso. Balsamica, note di tabacco, muschio, note fumé e seducente aroma di torba, ricorda un whisky scozzese.

Informazioni

Cantine Terra dei Re
Via Monticchio km. 2,700 Rionero in Vulture (PZ)
Telefono 0972 725116